Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Mario Guttieres La mia storia attraverso il '900 20/02/2008
La mia storia attraverso il '900 Mario Guttieres Tullio Pironti, pp. 141, e 12
L e leggi razziali del 1938 sgomentarono gli ebrei italiani anche perché in esse non si teneva conto di nulla, né di meriti culturali o sociali o patriottici, e neppure di meriti fascisti. Era definita razziale un'identità di religione o di tradizione o di cultura, e basta. Ne fu colpito anche Mario Guttieres, nato ad Alessandria d'Egitto da agiati genitori italiani di origine spagnola e, più remota, toscana, poi stabilitisi a Roma: tipico caso di ebrei mediterranei. Lodato ufficiale in Etiopia nel 1938, rimpatriato per quelle leggi, si laureò, tuttavia, in legge (tesi in diritto corporativo!) e avviò quel tanto di professione lecito a un ebreo. Fuggì poi dopo l'8 settembre 1943, raggiunse fortunosamente gli Alleati tra Napoli e Salerno, e, quindi, ufficiale con gli inglesi e poi in un corpo italiano, fu congedato nel 1946. Nel dopoguerra avviò una forte attività di avvocato (diritto internazionale, di famiglia e cinematografico). Fondò, infine, l'«International Juridical Organization for Environment and Development», riconosciuta dall'Onu, per la cooperazione internazionale, la tutela ambientale e l'economia. E, fra tutto ciò, due matrimoni, figli, nipoti e altre cose private. Una vita da ebreo normalmente agitata, verrebbe fatto di dire, leggendone il breve racconto fattone da Guttieres ( La mia storia attraverso il '900, Tullio Pironti, pp. 141, e 12), che rafforza quest'impressione per l'asciutta, dimessa narrazione di traversie e fatti tutt'altro che ordinari. È, in fondo, un rapido squarcio aperto sull'indiscrezione con cui la storia entra nella vita degli uomini. In questo caso è un ebreo, ma così o altrimenti può accadere a tutti, perché in tutti può esservi qualcosa che espone a un destino «ebraico». E anche per ciò l'esperienza ebraica coinvolge sempre. Benito Mussolini emanò le leggi razziali che entrarono in vigore il 17 novembre 1938 Giuseppe Galasso Corriere della Sera