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Agenzia Radicale Rassegna Stampa
19.02.2008 Sempre più duro lo scontro tra Hamas e Fatah
un'analisi di Elena Lattes

Testata: Agenzia Radicale
Data: 19 febbraio 2008
Pagina: 1
Autore: Elena Lattes
Titolo: «Palestinesi. Sempre più duro lo scontro tra Hamas e al-Fatah»
Dal sito AGENZIA RADICALE:

Sabato scorso in una conferenza stampa a Gaza i leader di Hamas hanno proiettato un video nel quale alcuni arrestati confessavano di aver ricevuto istruzioni da Tayeb Abdel Rahim, un alto collaboratore di Mahmoud Abbas (Abu Mazen), per assassinare Ismahil Hanyieh, capo dell'organizzazione fondamentalista e terroristica che ha preso con la forza il controllo della Striscia lo scorso giugno.

L'ufficio di Abu Mazen ha seccamente smentito definendo il tutto una finzione e Hamas un movimento fuorilegge. Uno dei sospettati, Nafez Dabaki, racconta nel video, che gli sono stati offerti 50.000 dinari giordani, circa 70.500 dollari americani, l'equivalente di 48.000 Euro, se si fosse fatto esplodere in una moschea dove Hanyieh va a pregare. L'offerta gli sarebbe stata fatta tre volte, ma lui non avrebbe accettato.

Un altro, Mohammed Kheil, dice che gli hanno chiesto di uccidere il capo di Hamas durante un rally pubblico. Afferma di aver portato in uno zaino 25 kili di esplosivo, ma di essere stato fermato dalle guardie di sicurezza presenti alla manifestazione e di aver quindi lasciato perdere.

Said Siyam un ufficiale di Haniyeh, afferma che l'organizzazione è sempre meno incline a dialogare con il Fatah: "Come possiamo parlare di dialogo con questo gruppo dopo aver scoperto questa cospirazione messa su con la benedizione dei leaders che siedono nella Mukata a Ramallah? I governanti arabi ci hanno invitato a superare le nostre differenze, ma a questo punto non possiamo ignorare il complotto e non possiamo mostrare clemenza per coloro che ne sono coinvolti".

L'ufficio di Abbas ha risposto che "Hamas ha perso ogni credibilità quando ha ingannato il popolo palestinese e ne hanno versato il sangue", riferendosi alla presa di Gaza. "Le bugie non convinceranno nessuno, sono al contrario un altro segno che Hamas non solo è un movimento fuori legge, ma si è posto al di fuori di tutti i nostri valori morali e nazionali".

Sempre nella Striscia, intanto, sono in molti a ritenere che l'esplosione nel campo di Bureji in cui è rimasto ucciso Ayman Fayed, comandante della Jihad Islamica, insieme a sua moglie, a due figli e ad altre quattro persone, sia stata causata da un suo incidente sul lavoro, da un'esplosione, cioè, accidentale di alcuni ordigni pronti per l'uso o da missili destinati ai civili delle cittadine israeliane che Fayed aveva accumulato nella sua abitazione.

In Siria, poi, sono stati arrestati alcuni palestinesi residenti nel Paese, sospettati di essere implicati nell'attentato in cui è stato ucciso il numero due degli Hezbollah, Imad Mugniyeh.


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