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Per D'Orsi,Vattimo & C. al Cairo va tutto bene 16/02/2008

Continua inarrestabile il tentativo di estromettere Israele dal Salone del
Libro 2008.
Nel 2009 il Salone avrà, come paese ospite, l'Egitto, che in un primo
momento era stato scelto già per il 2008, ma che poi aveva visto l'invito
rinviato di un anno, non per far posto ad Israele nel suo 60esimo, come
alcuni malignamente sostengono, ma per approfittare di una contemporanea
grande mostra di arte egizia programmata alla Reggia di Venaria nel 2009.
Viene spontaneo invitare quei cavalieri della difesa dei diritti dei più
deboli a considerare anche, per par condicio, quel che accade al Cairo.
Anche nella capitale egiziana, infatti, si organizza un salone del libro.
Però, a differenza di Torino, dove tutti, se vogliono, possono parlare al
loro pubblico, là vige una severa censura, e non solo gli autori israeliani
sono considerato off limits. E' infatti di pochi giorni orsono la notizia
che i libri di Kundera non troveranno posto sugli scaffali del Cairo. E, con
Kundera, in vergognosa compagnia, saranno banditi anche i libri dello
scrittore marocchino Mohamed Choukri e quelli di Hanan Al-Shaykh, libanese.
Ma i nostri professori come Vattimo, D'Orsi & C. non hanno nulla da
obiettare?

lettera firmata


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