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A Sergio Romano. Riflessioni sulle sue ultime risposte ed omissioni 12/02/2008

Egregio Dr. Romano,

è significativo che lei abbia distorto e sminuito, nella sua risposta ad un lettore, l’inammissibile minaccia del boicottaggio alla Fiera del Libro di Torino per aver invitato come ospite d’onore Israele. I paragoni da lei esposti, con un "divertissement" che ben si avverte tra le righe (lei si diletta in questo esercizio quando riguarda ebrei ed Israele), sono del tutto incoerenti. Innanzitutto, considerare un Tariq Ramadan come elaboratore di un islam europeo, compito da lei dichiarato difficile e che lei considera tutto sommato ben interpretato, significa sostenere il regresso della civiltà a cui hanno aspirato quei popoli che oggi sono oppressi. Significa delegittimare le voci di coloro che mettono a rischio la loro vita per la libertà sia nei loro Paesi e dei loro correligionari, sia tra gli immigrati d’Occidente in cui hanno cercato rifugio e che, grazie anche a persone come lei, rischiano più nel nostro Occidente malato di perversa ideologia orientalista che nei loro paesi d’origine. Questo solo per ricordarle che, fino a 50 anni fa, i Paesi del Medioriente erano ancora laici. Che dire poi della sua risibile memoria che accosta un incidente diplomatico di nessun rilievo, quale la performance della ex ministra Tasca (ma lei? non è di sinistra?) – per cui vale ricordare che i peggiori sciovinisti francesi sono di origine italiana – con l’abbietta minaccia del boicottaggio di Israele alla Fiera del Libro???!!! Alle volte mi chiedo quale fosse il suo compito di ambasciatore per l’Italia. In politica italiana lei è un maestro. Appare pertanto difficile pensare che lei non fosse che un maitre de maison nelle ambasciate italiane all’estero. Poi, certo, non dimentichiamo un’avversione per gli ebrei e per Israele, congeniti. Non è indifferente la sensazione di cinismo che lei ha emanato dalla sua risposta su Israele nella Nato. Dire che Israele può difendersi da sé, è la peggiore bugia ed insulto a sé, che potesse affermare. Ad oggi, Israele vanta il record storico per aver pagato il più ingente prezzo politico per la stabilità del Mediterraneo. Sbattendosene del Mediterraneo e degli interessi globali, certo che Israele si poteva difendere da sé e scatenare guerre convenzionali in cui avrebbe vinto e stravinto! Ma non è stato così e la società internazionale è debitrice ad Israele per le sue vittime. Talvolta, anch’io mi auguro che Israele si difenda da solo, perché tanto viene demonizzato comunque dalle debosciate corrotte corti europee e da quelle meno debosciate, ma altrettanto succubi alle leggi del mercato globale, americane. Lei dorme sonni tranquilli scegliendo le lettere a cui intende rispondere. Quella parte del globo di cui disumanizza il popolo e vanagloria le sue capacità di sopravvivenza, viene minacciata quotidianamente dal terrorismo. Lei cerca tout court di riesumare il Sansone, l’ultimo baluardo, la disperazione. Semplicemente per dimostrare – con altri – che Israele è una folle ed "inutile quanto pericolosa" entità. Lei appoggia la teoria antistorica di un Israele "ottenuto" dalla Shoah. Ma lei rischia di scadere nella non credibilità dello star system antipolitico di opposizione. Tanto da elaborare me®diaticamente una squallida storia con protagonista Carla Bruni per delegittimare un presidente di eccezionale valore politico come Sarkozy. Ne risente solo la politica di sinistra da questi bassi escamotages. E io voglio sperare che tutta la sinistra non ne sia contaminata. E finché lei sarà uno degli aedi della peggior sinistra, sarò critica con lei. Anzi, come "maitre de Maison" non scada ulteriormente dalla raffinatezza del suo compito. Abbandoni ebrei e Israele: siamo così volgari! Poco importa che la storia, la letteratura, la scienza, la medicina, la filosofia, l’arte, la musica, siano a noi riconducibili. Ce ne vanteremo noi, con la nostra volontà di esistere, così come siamo, ed esisteremo. Garantito: questa è una promessa. Vedo che pure le sono estranei il Giorno della Memoria e delle Foibe. Magari si profonderà sull’anniversario di Lourdes? Se mi consente: con quale diritto ed onestà lei ha accettato di essere l’arbitro dei lettori del Corriere della Sera? O è scaduto il Corriere della Sera, oppure lei è inadeguato a tale compito.

 

Saluti,

Danielle Sussmann


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