Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Uno spot per Hamas realizzato da Ismail Haniyeh con la collaborazione dell'agenzia stampa
Testata: Adnkronos Data: 11 febbraio 2008 Pagina: 1 Autore: la redazione Titolo: «M.O., Haniye accusa: ''L'Europa resta in silenzio davanti alle stragi di Gaza''»
Le menzogne di Haniyhe diffuse a ADNKRONOS Haniye parla di "stragi israeliane", definisce i razzi kassam "una reazione ai raid su Gaza" (è noto l'esatto contrario: i raid sono una risposta ai razzi). Parla di tregua senza che ADNKRONOS significa che quest'ultima non significherebbe in alcun modo la pace.
Che un 'agenzia stampa riporti le dichiarazioni di un capo terrorista come Haniye è comprensibile e inevitabile. Che non commenti in nessun modo le sue opinioni, è egualmente comprensibile, sebbene forse non inevitabile. Ciò che però è certamente evitabile e incomprensibile è che non smentisca le sue menzogne.
Ecco il testo
Gaza, 8 feb. - (Adnkronos/Aki) - "Sono dispiaciuto per il fatto che l'Europa rimanga sotto il mantello protettivo degli Stati Uniti e continui a rimanere in silenzio davanti alle stragi israeliane":.
Ismayl Haniye(nella foto), ex premier palestinese e leader di Hamas che controlla la striscia di Gaza raggiunto da Aki-Adnkronos International ricorda che “ci sono alcuni Paesi europei con i quali abbiamo buoni rapporti, ma vorrei che giocassero un ruolo più importante nella crisi mediorientale”. “Noi - spiega il leader di Hamas - siamo pronti a dialogare con loro ma sono sempre stati più vicini al nostro nemico da quando nel 2006 siamo andati al governo, utilizzando lo stesso metro di giudizio degli americani".
Haniye giustifica inoltre il lancio di razzi Qassam contro il territorio israeliano, definendoli una reazione ai raid su Gaza ma non si sottrae a domande su una possibile interruzione delle ostilità.
Per l’ex premier palestinese che "c'è una grossa differenza tra una tregua momentanea e una tregua di lunga durata: per la prima ci basterebbe la fine dei raid e dell'embargo, mentre per la seconda è necessaria la fine dell'occupazione dei territori palestinesi e la liberazione di tutti i palestinesi detenuti".
Hamas ha infatti respinto la proposta del presidente dell'Anp Abu Mazen di giungere a una tregua con Israele per quanto riguarda i raid su Gaza bollandola come “una provocazione per il popolo palestinese". A proposito della crisi del valico di Rafah, Haniye ritiene che le trattative condotte dai rappresentanti di Hamas al Cairo non siano fallite e che ci siano ancora margini di accordo con l'Egitto. Secondo Haniye, infine, non ci sarebbero stati di recente passi in avanti nelle trattative per liberare il caporale israeliano Gilad Shalit.