L’Olocausto nei Territori Sovietici occupati dai Tedeschi ( The Holocaust in the German Occupied Soviet Territories)
Da gennaio e’in libreria, tradotto in Inglese dal Russo, il libro ”The Unknown Black Book”( Il Libro Nero Sconosciuto) Indiana University Press, a cura di Joshua Rubenstein e Ilya Altman -446 pagine $34.95- gia’ pubblicato in Russia nel 1993.
Il libro e’ una lettura sconvolgente che perseguita e tormenta il lettore per l’empieta’ dei fatti riportati: e’un viaggio nell’inferno, nell”aere senza stelle”dove potentemente e in una scenografia corale, e’descritta la malvagita’umana del “mal seme d’Adamo”che gia’ il genio di Dante, di Giotto nella cappella degli Scrovegni e di Verdi nel Requiem, hanno potuto concepire ed evocare nelle loro grandiose opere.
Nel libro la perversita’umana diventa realta’, attraverso le testimonianze oculari dei sopravvissuti al genocidio di due milioni e mezzo di ebrei, da parte dei nazisti e dei loro collaboratori nell’Unione Sovietica e attraverso i documenti scritti, ritrovati negli archivi sovietici aperti dopo la caduta dell’URSS, che aggiungono nuove testimonianze al libro gia’ pubblicato in Lituania nel 1993, nello stesso anno dell’altro ed intitolato: “The Black Book” - Il Libro Nero - J.Rubenstein e’il direttore della regione orientale di Amnesty International e I. Altman e’ il condirettore del Centro Educativo Russo di Ricerca sull’Olocausto.
Prima che si aprissero gli archivi, poco si sapeva di questi fatti emersi da diari e testimonianze dell’orrore che Stalin e i suoi successori mantennero segreti, anzi Stalin in persona fece uccidere gli autori del “The Black Book”, Vasilly Grossman e Ilya Ehrenburg, perche’non voleva che il mondo sapesse della cooperazione tra sovietici e nazisti occupanti che costituisce l’argomento del libro.
E’ vero che in Europa il nazifascismo di Hitler e Mussolini e il comunismo di Stalin si combatterono da opposti fronti, e che l’URSS diede un contribbuto di 20 milioni di morti contro il nazismo, ma furono entrambi antisemiti e manifestarono lo stesso zelo nello sterminare gli ebrei. I primi lo fecero sistematicamente nei campi di sterminio, i secondi con i pogrom efferati o esecuzion di massa anche da parte della polizia, molte volte improvvisati ed accompagnati o preceduti da saccheggi, ma entrambi con la stessa ferocia di sadici che uccidono senza rimorso per il solo piacere di uccidere.
Di questo libro e’difficile farne un sommario perche’ si snoda senza una trama e si articola attraverso la ripetitivita’ del crimine e l’entita’ numerica degli scannamenti di massa, senza la pieta’del colpo di grazia ai moribondi per abbreviarne l’agonia. Inizia con la testimonianza di Rasha Shuster che sfuggi’ al massacro di 12.000 ebrei da parte dei Tedeschi nel 1941, avvenuto nella citta’ di Stoklishki in Lituania; ed altre stragi avvenute in Ucraina nella citta’di Mariupol dove i nazisti il 18 ottobre 1941 massacrarono 9000 ebrei;e a Minsk in Bielorussia e nella regione di Zhmud in Lituania dove l’intera popolazione di 5000 uomini e poi di 4.000 donne fu sterminata in esecuzioni di massa, dalla polizia del luogo, come testimonia Reysa Miselevich. ...e cosi’ si va avanti e si perde la conta.
Se l’antisemitismo e’ stato capace di tali orrori, e’un mostro immane e feroce; tuttora persistente sotto le mentite spoglie dell’antisionismo, ma e’ pronto a risorgere.
Israele e’ attaccato da tutte le parti, da una coalizione internazionale dei paesi fondamentalisti, totalitari e antisemiti che sono ricchissimi di petroldollari e percio’corruttori; dalla minaccia atomica iraniana; e da una propaganda video- audio-mediatica antisemita, bugiarda e accanitamente a tema unico, che affonda le radici nella storia recente, narrata anche in questo libro, che evidenzia come le due ideologie opposte del comunismo e del nazifascismo abbiano trovato un punto di saldatura nell’antisemitismo, e come siano ancora vive nella societa’ italiana e in grado di nuocere. I partiti opposti e i loro esponenti si trovano d’accordo solo quando si tratta di dare a sotto ad Israele! Non ci sono massacri e violazioni dei diritti umani da denunciare nel mondo, solo Israele e’ il grande imputato!
L’Italia colta e letteraria non si smentisce, non ha altro da fare che occuparsi della Fiera del Libro di Torino, cosi’ si giudicherebbe dalla superfetazione degli articoli farsescamente ”a puntate” che si scrivono ogni giorno su quella che dovrebbe essere una manifestazione culturale da cui vogliono bandire Israele, ma che sono anche un indicatore dei livelli di guardia a cui sta arrivando la montatura dell’odio.
Tutto fa brodo quando si tratta di criminalizzare Israele! L’Italia, nella sua dirigenza, riesce squallidamente persino a far dimenticare i propri guai che sono molti, ingovernabile e sommersa com’e’, da “eruzioni” di immondizie e avvolta da una cappa di miasmi mefitici! Ma tutti se la prendono con Israele non contro il “governo ladro”! Ecco a che serve il capro espiatorio!