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La Repubblica Rassegna Stampa
06.02.2008 Isolare i fanatici
sia quelli antislamici che quelli islamici: un articolo di Davide Romano

Testata: La Repubblica
Data: 06 febbraio 2008
Pagina: 0
Autore: Davide Romano
Titolo: «CARO SINDACO, VADA IN MOSCHEA A PORTARE LA SOLIDARIETA' DELLA CITTA'»
Da  La Repubblica - Milano il 5 febbraio 2008:

L'attentato di domenica contro il centro islamico di via Quaranta non merita
la "solita" condanna di rito. Dovrebbe certo indignare perchè si è colpito
un centro culturale di una minoranza religiosa. Ma c'è di più. Nella nostra
città, a partire dall'aprile 2007, si è verificato più di un attentato ogni
due mesi ai danni di istituzioni islamiche. Possiamo ormai ragionevolmente
sospettare si tratti di una vera e propria strategia del "farsi giustizia da
sé", colpo su colpo, come delirante risposta agli atti odiosi che i fanatici
islamici compiono in giro per il mondo.
Quando questi estremisti di destra vogliono ricorrere alla violenza,
utilizzano due pretesti per legittimarsi moralmente: sentirsi i veri
rappresentanti del "popolo" che non ha il coraggio di reagire come vorrebbe,
e pensare di rispondere agli attacchi degli "altri".
La risposta migliore è sempre quella di unirsi per isolare questi gruppi
violenti. Farli sentire soli. Subito, prima che qualcuno si faccia male
davvero. Ma come?
Prima di tutto facendo sentire la solidarietà delle istituzioni ai centri
culturali oggetto di attentati. Il messaggio forte e chiaro deve essere
quello della "tolleranza zero contro la violenza".
Credo che una visita del Sindaco di Milano nei luoghi oggetto degli
attentati sarebbe utile a dare un importante segnale. Non farla,
rischierebbe di essere interpretato come un (involontario) segno  di
accondiscendenza verso gli attentatori. Sappiamo che la Moratti non ha
alcuna ambiguità al riguardo, ma proprio per questo deve mostrarlo in
maniera più chiara. E' importante che la condanna morale di quegli atti sia
fatta pubblicamente, a nome della città intera.
Lo stesso isolamento va perseguito però anche nei confronti dei fanatici
islamici, cui pure certa sinistra massimalista continua a "lisciare il
pelo". Esemplare è il caso della Fiera del libro di Torino, che dovrebbe
ospitare autorevoli scrittori israeliani. La proposta di boicottaggio da
parte del Pdci torinese ha rappresentato il pretesto e fornito la
legittimazione agli estremisti islamici perché potessero cavalcare la
propaganda più intollerante. Non bastasse, è giunto poi l'appoggio di
personalità come Tariq Ramadan all'appello pro-censura, che ne ha fatto
ormai  un caso internazionale.
Una pessima iniziativa politica insomma, che ha esasperato gli animi di
tutti (probabilmente anche degli attentatori anti-islamici di domenica), con
i conseguenti pericoli in termini di sicurezza per Torino come per la nostra
città. Il fanatismo purtroppo, come l'incoscienza di certi politici e
intellettuali, non ha confini.

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