La spudoratezza del Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU: dodici condanne a Israele un commento di Piera Prister
Testata: Informazione Corretta Data: 30 gennaio 2008 Pagina: 1 Autore: la redazione Titolo: «La spudoratezza del Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU: dodici condanne a Israele»
E cosi’ il Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU con sede a Ginevra, che si e’ formato il.15 marzo 2006,(rimpiazzando la precedente Commissione per i Diritti Umani, deceduta per incapacita’ di adempiere al compito per cui era stata fondata), la settimana scorsa ha avuto l’ardire di tenere una sessione straordinaria d’emergenza per condannare Israele per quel che sta accadendo a Gaza, dopo aver ripetuto codesta messinscena per ben 12 volte negli ultimi 17 mesi: di tredici risoluzioni passate, dodici sono state contro Israele.
Dal “The Wall Street Journal” di oggi, 29 gennaio 2008, leggiamo un articolo di Ronan Farrow, figlio di Mia Farrow, esponente dell’Unicef, Entrambi sono molto attivi nel denunciare la continua violazione dei Diritti Umani nel Darfur e il genocidio dei cristiani da parte dei musulmani in atto in quella regione, che avviene nel silenzio dei media.
L’articolista denuncia il Consiglio che vergognosamente,la settimana passata ha tenuto una sessione d’emergenza organizzata da paesi arabi e musulmani per condannare Israele, ma tace sulle sistematiche violazioni dei diritti umani dei paesi comeSudan, Iran , Burma, Corea del Nord, Siria, Cina e Cuba...
Diamo un’occhiata alla composizione del Consiglio: solo 25 sui 47 stati membri sono classificati come “libere democrazie” secondo il “Freedom House ranking of civil liberties” ( Classificazione delle liberta’ civili della “Casa della Liberta”) e dei rimanenti, Cina, Cuba, Russia e Arabia Saudita sono classificati come i peggiori tra i peggiori per la continua violazione dei Diritti Universali dell’Uomo dell’ONU. Questi regimi hanno strumentalizzato il Consiglio per sottrarsi ad ogni possibile scrutinio e hanno chiuso un occhio sulle violazioni dei diritti umani in almeno 26 paesi , secondo l’Osservatorio dei Diritti Umani (Human Right Watch)
Come sono scoppiate nuove ondate di violenze in Darfur in dicembre, il Consiglio ha sciolto la squadra di esperti che aveva l’incarico di monitorare le atrocita’perpetrate in quella regione, come tortura, stupri, uccisioni di massa e genocidio in cui lo stesso governo e’ implicato.
Il Consiglio ha condannato Israele, che e’ una democrazia, per ben 12 volte, ma mai, nemmeno una sola volta il Sudan, un paese canaglia, amico di altri stati canaglia.
Come non ha condannato l’Iran dove si lapidano e si impiccano adulteri, omosessuali e dissidenti, quest’ultimi sotto la falsa accusa di spaccio di droga. Non ha condannato i Palestinesi anche dopo la guerra fratricida fra Hamas e Fatah che si sono scannati a vicenda. Non ha condannato la dittatura militare comunista in Burma per l’assassinio di monaci buddisti, non ha condannato laCorea del Nord per l’ affamamento e la denutrizione a cui condanna il suo popolo e cosi’ per Belarus e per Cuba.
Se questa non e’ una congiura internazionale di regimi repressivi e liberticidi contro Israele, come altrimenti la si potrebbe chiamare?
E’ chiaro che il Consiglio per i Diritti Umani e’ solo una farsa e dovrebbe essere internazionalmente delegittimato essendo venuto meno a quegli ideali per cui era stato fondato 60 anni fa come Commissione per i Diritti Umani a Ginevra da Eleanor Roosevelt subito dopo gli orrori del nazismo.