Il Cairo si avvicina all'Iran le relazioni diplomatiche riprendono dopo 30 anni
Testata: La Stampa Data: 29 gennaio 2008 Pagina: 15 Autore: Ibrahim Refat Titolo: «Finita la guerra fredda tra Teheran e Il Cairo»
Da La STAMPA del 29 gennaio 2008:
Egitto e Iran sono sul punto di riprendere le relazioni diplomatiche interrotte trent’anni fa. L’annuncio è stato dato ieri dal ministro degli Esteri iraniano Manuchehr Mottaqi: «Stiamo solo aspettando che i nostri amici egiziani dichiarino la loro disponibilità finale. Un mio rappresentante è già al Cairo». Il capo della diplomazia iraniana ha poi spiegato che il disgelo fra i due Paesi è iniziato con una lunga conversazione telefonica tra Mahmoud Ahmadinejad e Hosni Mubarak. In realtà si è trattato soltanto dell’ultima mossa in un lento processo di riavvicinamento fra questi due Paesi, collocati agli antipodi sulla scena mediorientale. L’Iran è sciita e retto da una teocrazia radicale. L’Egitto sunnita e controllato da un regime autocratico moderato filo-occidentale. Alcuni segnali hanno lasciato presagire una schiarita nei rapporti. L’ostilità ebbe inizio dalla firma degli accordi di pace con Israele nel 1979 da parte del presidente Sadat, vista come un tradimento dagli ayatollah appena insediati al potere a Teheran, al punto da determinare la rottura delle relazioni diplomatiche, anche per via dello sgarbo di Sadat di dare ospitalità e rifugio a Reza Pahlavi. Per ripicca Teheran intitolò una strada all’uccisore di Sadat. Mubarak infine non lesinò aiuti a Saddam Hussein durante la guerra Iran-Iraq. Tuttavia negli ultimi anni, l’Iran ha assunto un ruolo di potenza regionale e l’Egitto ha subito un ridimensionamento. Di qui la consapevolezza del Cairo della necessità di rompere il giaccio. Anche Teheran ha cercato da parte sua di mettere fine il suo isolamento nello scacchiere mediorientale dominato da Paesi sunniti, in previsione di un eventuale scontro con gli Usa. I recenti avvenimenti - l’embargo imposto da Israele sulla Striscia di Gaza con conseguente invasione del Sinai da parte delle folle palestinesi e la crisi politica nel Libano - hanno indotto Mubarak a rompere gli indugi
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