In questo periodo Israele,oltre a prendersi i razzi palestinesi in testa e le condanne dell'ONU sul groppone (come accade sempre) deve anche sorbirsi le polemiche sulla mostra del Libro e le scemenze di chi vuole boicottarla. Oggi sul Corriere della sera credo che si sia toccato il fondo. Valentino Parlato,che peraltro non è favorevole al boicottaggio,ha detto che i palestinesi di oggi sono come gli ebrei di ieri,e lo ha detto proprio a ridosso del Giorno della Memoria,non è un caso. Mi chiedo su che basi poggi un paragone simile:gli ebrei all'epoca erano stati cacciati dai posti di lavoro,dalle loro case,non avevano più diritti,finivano in campi di concentramento e di sterminio e massacrati a migliaia ogni giorno;e non c'erano organismi internazionali che li proteggessero,non c'era l'ONU,non c'era URNWA a sfamarli e curarli,nessuno stato piangeva per loro,la Chiesa muta come una tomba,nessuna manifestazione pubblica di cordoglio,non c'erano Saramaghi o Ramadan, niente di niente. E gli ebrei avevano benedetto il mondo con la loro genialità (Proust,Einstein,Freud,Kafka sono solo i primi che mi vengono in mente),erano cittadini onesti e fedeli dei rispettivi stati,non praticavano il terrorismo su larga scala, non avevano dato plebiscitariamente il loro voto ad un partito islamico integralista e non si impegnavavano attivamente per la distruzione di nessuno stato sovrano. La situazione palestinese è all'opposto,lo sappiamo,ma tutti si scomodano per i palestinesi,per assisterli, coccolarli, assecondarli,appoggiarli anche se uccidere israeliani è il loro unico scopo. Marco Rizzo ha addirittura dichiarato che avere Israele come ospite d'onore alla Fiera del Libro significa appoggiare pienamente la politica del governo di Gerusalemme (che secondo me si sta solo difendendo); se tanto mi da tanto, lui che si dichiara "comunista" dovrebbe essere considerato responsabile di tutto ciò che è stato fatto dai comunisti , dovrebbe essere additato come un cieco sostenitore e un ammiratore di Stalin e Mao e del regime dittatoriale castrista. Sono state tante le nazioni ospiti di questa rassegna,anche nazioni con un passato ben più ingombrante di quello israeliano,e nessuno ha mai avuto nulla da ridire. Solo con Israele ci sono problemi; cosa direbbe Rizzo se l'ospite d'onore fosse uno stato comunista come la Cambogia in cui in nome del comunimo sono state massacrate due milioni di persone? Gli andrebbe benissimo,come gli andrebbe parecchio a genio anche il Venezuela di Chavez e l'Iran di Ahmadinedjad. Ha ragione Fiamma Nirentein quando dice "Israele è l'ebreo delle nazioni". Poi ci sono quelli che dicono "se c'è Israele allora ci deve essere anche la Palestina come ospite d'onore alla Fiera del Libro"; e io mi domando : se la nazionale di calcio israeliana dovesse vincere i Mondiali bisognerebbe premiare anche quella palestinese per evitare malumori tra i "benpensanti"?