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Dall'Egitto si trasferiscono a Gaza, per stare meglio 26/01/2008
Ci raccontano tutti che a Gaza c'è la miseria più nera, che è in corso una
catastrofe umanitaria.
Ma poi leggiamo su La Stampa (e la Paci non è certo una partigiana della
causa israeliana) che dei cittadini egiziani, complice un matrimonio, si
trasferiscono a Gaza.
E leggiamo anche che, per cittadini egiziani, "c'è qualche vantaggio:
Mustafà fa l'insegnante e guadagna 2000 sheckel al mese, 450 euro, otto
volte lo stipendio del fratello Alì, maestro elementare in un villaggio a
sud della capitale egiziana."
E allora, forse, quei visi ripresi in tante fotografie, che non sembrano
davvero denutriti (e con questo non mi permetto certo di negare condizioni
di vita orribili per i cittadini di Gaza!), dimostrano che la vera
catastrofe umanitaria è altrove, prima che a Gaza. Ma gli arabi hanno forse
un migliore addetto stampa.
lettera firmata

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