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Quando emergono certi pericolosi sentimenti nascosti 23/01/2008
Il bisogno di far sentire la nostra voce è un sentimento soggettivo, e non
si può certo farne una colpa a chi non ne trova valide ragioni.
Si è spesso scritto, su questa rubrica, che è importante far sentire, a chi
attacca sconsideratamente, con ragionamenti scorretti, la critica, talvolta
anche severa.
Il sottoscritto ebbe a polemizzare recentemente con Sergio Romano, e ritenne
di dar copia della lettera inviata al Corriere anche al lettore che aveva,
con la sua precedente, sollecitato la risposta di Romano. Voleva essere,
quello, un gesto di cortesia e di correttezza. E, allo stesso spirito si era
tenuto fedele nei successivi scambi epistolari, nonostante che fosse apparso
presto chiaro l'orientamento del lettore.
Stanotte questi ha tuttavia ritenuto di inviare al Direttore Mieli e al
sottoscritto la lettera seguente:

Egregio Signor Direttore,
ho ascoltato e visto il Suo intervento oggi a Ballarò. Ho notato che sta
mollando Prodi; non vi serve più e lo buttate via: tipico comportamento di
Roschild, Rock. feller e persone di quella razza. Il Dottor Segre vuole la
testa di Sergio Romano; sono molto curioso di sapere se gliela porgerà su un
piatto d'argento. Boicottare o no la fiera del libro? Personalmente il
boicottaggio lo ritengo un errore; servirà a voi per lamentarvi delle
persecuzioni, come fanno i patetici razzi che vi giungono da Gaza. Ci vuol
altro! Poveri palestinesi! Cornuti e mazziati!


Ecco dunque una ragione in più per far sentire la propria voce: in tal modo
vengono fuori i reali sentimenti di certe persone che, altrimenti,
resterebbero nascosti. Ma non sarebbero, se restassero nascosti, meno
pericolosi.


Emanuel Segre Amar

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