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Botta e risposta tra due lettori 21/01/2008

In seguito allo scambio di lettere qui riportato

http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=&sez=90&id=23187

riceviamo  e pubbliciamo questa replica:

Cara Ester, apprezzo e rispetto il tuo tono e le tue critiche. E' cosi' che si ragiona se davvero si vuole un accordo. Quelli che tu chiami ''i miei amici'' immagino siano i palestinesi: ne conoscono alcuni, e' vero, ma conosco molti piu' ragazzi e ragazze israeliani di religione ebraica. Non io, non loro e nemmeno i palestinesi che conosco possiamo accettare, giustificare, o anche lontanamente comprendere le ragioni degli attentati-kamikaze. Detto questo, nessuna delle persone che conosco riesce ugualmente ad accettare i soprusi, le umiliazioni e le ingiustizie commessi ogni giorno in questa Terra. E ti parlo di Terra riferendomi all'idea dei due Stati, ora fusi in un'unica, sofferente e insaguinata entita' in base ad una occupazine militare che nessuno che conservi un minimo di rispetto per gli altri puo' continuare ad accettare.  Spero che tu, venendo a Gerusalemme abbia la voglia di fermarti anche soltanto un'ora davanti al check-point di Qalandia dove transitano non terroristi ma civili palestinesi, e poi andare per un'altra ora a Sderot, dove vivono non soldati ma civili israeliani. Poi fammi sapere se il bisogno della Pace a cui mi rifetivo io sia quella dei cimiteri, e non invece e semplicemente una Pace vera. Una pace che non si potra' mai raggiungere con gli integralismi che ''Informazione corretta'' invece alimenta.

Marco Giorgio

e questa controreplica:

Mi fa piacere la tua risposta, Giorgio, ma credo di non essermi spiegata bene. Vedi, mia figlia non è una visionaria eppure i fuochi di artificio che simboleggiano la gioia dei palestinesi quando un attentato "va a buon fine" (ovvero quando muoiono un po' di ebrei) li vede bene. Io ho parlato spesso con gli arabi dei negozietti del shuk e ti assicuro che loro non vogliono minimanente tornare sotto l'Anp: questo non ti dice niente? Se gli israeliani fossero così nefasti, forse gli arabi vorrebbero scappare, invece con Israele hanno imparato cosa vuol dire avere l'assistenza sanitaria o la libertà di parola.  Certo, i check point sono una tortura, ma se contribuiscono a fermare i terroristi (almeno sui kamikaze siamo d'accordo), che possono fare gli israeliani? Credi che i soldati che stanno al check point non preferirebbero uscire con la fidanzata? Non lo fanno volentieri, ma la difesa della vita deve essere tutelata: per colpa dei terroristi (che forse sono anche la minoranza) ci rimette la gente normale (che forse è la maggioranza), ma è sempre stato così. La pace che voglio io è quella dei due stati per due popoli, dove uno stato deve essere ebraico e l'altro arabo, ma la condizione di stato ebraico non è concessa nemmeno da coloro che tu chiami moderati, tipo Abu Mazen. E ti ricordo che il moderato Abu Mazen si è laureato discutendo una tesi che avallava la negazione della Shoah: ti fidersti tu? Io sicuramente no

Buona serata

Ester bat  Avraham


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