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In seguito allo scambio di lettere qui riportato Cara Ester, apprezzo e rispetto il tuo tono e le tue critiche. E' cosi' che si ragiona se davvero si vuole un accordo. Quelli che tu chiami ''i miei amici'' immagino siano i palestinesi: ne conoscono alcuni, e' vero, ma conosco molti piu' ragazzi e ragazze israeliani di religione ebraica. Non io, non loro e nemmeno i palestinesi che conosco possiamo accettare, giustificare, o anche lontanamente comprendere le ragioni degli attentati-kamikaze. Detto questo, nessuna delle persone che conosco riesce ugualmente ad accettare i soprusi, le umiliazioni e le ingiustizie commessi ogni giorno in questa Terra. E ti parlo di Terra riferendomi all'idea dei due Stati, ora fusi in un'unica, sofferente e insaguinata entita' in base ad una occupazine militare che nessuno che conservi un minimo di rispetto per gli altri puo' continuare ad accettare. Spero che tu, venendo a Gerusalemme abbia la voglia di fermarti anche soltanto un'ora davanti al check-point di Qalandia dove transitano non terroristi ma civili palestinesi, e poi andare per un'altra ora a Sderot, dove vivono non soldati ma civili israeliani. Poi fammi sapere se il bisogno della Pace a cui mi rifetivo io sia quella dei cimiteri, e non invece e semplicemente una Pace vera. Una pace che non si potra' mai raggiungere con gli integralismi che ''Informazione corretta'' invece alimenta. Marco Giorgio Mi fa piacere la tua risposta, Giorgio, ma credo di non essermi spiegata bene. Vedi, mia figlia non è una visionaria eppure i fuochi di artificio che simboleggiano la gioia dei palestinesi quando un attentato "va a buon fine" (ovvero quando muoiono un po' di ebrei) li vede bene. Io ho parlato spesso con gli arabi dei negozietti del shuk e ti assicuro che loro non vogliono minimanente tornare sotto l'Anp: questo non ti dice niente? Se gli israeliani fossero così nefasti, forse gli arabi vorrebbero scappare, invece con Israele hanno imparato cosa vuol dire avere l'assistenza sanitaria o la libertà di parola. Certo, i check point sono una tortura, ma se contribuiscono a fermare i terroristi (almeno sui kamikaze siamo d'accordo), che possono fare gli israeliani? Credi che i soldati che stanno al check point non preferirebbero uscire con la fidanzata? Non lo fanno volentieri, ma la difesa della vita deve essere tutelata: per colpa dei terroristi (che forse sono anche la minoranza) ci rimette la gente normale (che forse è la maggioranza), ma è sempre stato così. La pace che voglio io è quella dei due stati per due popoli, dove uno stato deve essere ebraico e l'altro arabo, ma la condizione di stato ebraico non è concessa nemmeno da coloro che tu chiami moderati, tipo Abu Mazen. E ti ricordo che il moderato Abu Mazen si è laureato discutendo una tesi che avallava la negazione della Shoah: ti fidersti tu? Io sicuramente no Buona serata Ester bat Avraham |
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