La memoria ha le sue strade. Una è quella indicata da Zdena alla fine del suo libro: il diario che diventa narrazione, la prima persona che si fa personaggio. La continuità indissolubile fra memoria personale e racconto era già stata indicata tempo fa dal meraviglioso scialle, una novella della scrittrice americana Cynthia Ozick – grande voce della narrativa ebraica anglofona di oggi. Estranea all’esperienza vissuta, Ozick “entrava” nel campo di sterminio per interposta persona, attraverso uno scambio tremendamente sofferto.