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Deborah Fait
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Benvenuto nel club, Santo Padre 18/01/2008
 
E cosi' anche il Papa e' entrato nel club degli indesiderati, di quelli che non hanno il permesso di parlare negli atenei italiani. L'intolleranza  dei cretini, come giustamente li definisce Massimo Caciari, ha vinto e Benedetto XVI  che oggi doveva parlare all'Univerita' La Sapienza, se ne restera' a casa sua col suo bel discorso, veramente bello, aperto, colto, degno di un insigne professore. 
I cretini forse non si degneranno di leggerlo, gli studenti perche' molto probabilmente  non sanno leggere e i professori perche' con tutto il caos che hanno provocato si sentiranno tanto fighi da non degnarsi di capire chi e' culturalmente infinitamente superiore a loro.
 
Non voglio soffermarmi sul Papa perche' gia' decine e decine di articoli sono stati scritti ma vorrei parlare di questi ragazzotti che insieme ai loro professori ex sessantottini deprimenti e nostalgici stanno umiliando il nostro Paese  da molti anni, stanno demolendo la democrazia, colpo su colpo, stanno demolendo l'Italia.
Intolleranza, ignoranza, idiozia, le tre i che distinguono questa gentaglia che sa solo urlare odio verso chi non e' come loro,  verso chi e' democratico e desidererebbe esprorre  le proprie idee.
In vari atenei italiani i cretini hanno ripetutamente impedito l'entrata a rappresentanti di Israele, accolti a verdurate e a urla poco edificanti per chi le gridava. Hanno  tolto la parola a ebrei sionisti, a politici  e letterati israeliani per poi starnazzare come pollastri quando i giovani ebrei romani sono andati a manifestare a Teramo contro l'intervento del negazionista David Irving. Ho letto gli insulti piu' vergognosi contro la comunista' ebraica tacciata di fascismo perche' non poteva accettare che chi nega da anni le sofferenze infernali passate dagli ebrei nei campi della morte, andasse a esporre le sue tesi malate e maleodoranti  in un'universita' pubblica.
Non si puo' permettere che una  minoranza  di ignoranti, di violenti, di figli di papa' che manderei a pala e picco nei campi, mettano in ginocchio la democrazia di un paese e che rendano gli atenei luoghi pericolosi e violenti dove non e' prudente  entrare senza scorta e che  devono essere circondati dall'esercito per pemettere a qualcuno di parlare.
Purtroppo assistiamo ogni giorno a manifestazioni di odio e di intolleranza nel mondo della sinistra e non solo in Italia.
Persino le femministe che sinceramente pensavo si fossero estinte, sono tornate a nuova vita per ricordarsi di essere contro Israele e rifiutare di pubblicare sul famosissimo e storico  MS, una pagina che portava le fotografie di tre donne israeliane, Dalia Itzik , presidentessa della Knesset, Dorit Beinisch presidentessa della Corte Suprema e Zipi Livini, Ministra degli esteri.
Sotto le foto delle tre grandi donne israeliane c'era solo la scritta " This is Israel". Questo e' Israele, Paese dove le donne hanno raggiunto l'uguaglianza, dove portano il fucile come i loro uomini e dove arrivano, molte ancora giovani, ai massimi livelli della societa'.  
Pubblicare un foglio che lodi  Israele attraverso le sue donne? Quando mai?  
Dunque queste ex femministe che hanno fatto carriera  e sono diventate delle cariatidi  al punto di non saper piu' parlare e protestare,  che non hanno mai detto una parola contro le impiccagioni di donne iraniane, molte incinte, che non hanno mai  criticato la condizione della donna nell'Islam, che stanno zitte zitte, buone buone di fronte a soprusi e sgozzamenti di altre donne, sono improvvisamente tornate a  nuova vita  per dire NO, le donne israeliane sul nostro giornale NO.
Peccato, da femminista che non ha fatto carriera perche' rimasta fedele agli  ideali di sempre, che non si e' mai svenduta politicamente, che protesta  e urla contro le ingiustizie, che sta dalla parte sbagliata perche' ama Israele, che viene calunniata e offesa perche' denuncia i soprusi di una cultura di morte, devo ammettere  che quelle cariatidi, sinistre in tutti i sensi, mi fanno pena.
Non hanno piu' niente se non il conto in banca  e la vergogna per quello che sono diventate. 
Insomma, il mondo va sempre piu' alla rovescia, si sta tornando al clima di terrore, si sta tornando alle minacce, ai ricatti, alla violenza, si sta tornando indietro.
Forse, al contrario di quanto pensava Einstein, torneremo alla clava non a causa di una guerra ma perche' ci verra' tolta la liberta' di pensiero e la voglia di giustizia quindi la voglia di vivere.
Deborah Fait

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