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Informazione Corretta Rassegna Stampa
09.01.2008 Benvenuto Mr. Bush, Wellcome, Baruch Abba'
un commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 09 gennaio 2008
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Benvenuto Mr. Bush, Wellcome, Baruch Abba'»

Arriva Mr Bush in Israele, si stanno gia' srotolando i tappeti rossi all'aeroporto Ben Gurion e Gerusalemme e' gia' vestita a festa ma chi ha pensato di dare in anticipo il benvenuto al Presidente degli Stati Uniti e' stato Hezbollah che oggi ha gia' sparato due missili in Galilea, Israele, colpendo la cittadina di Shlomi.

"Benvenuto Presidente, dicono quei missili, noi hezbollah siamo qui, siamo pronti a ricominciare fino a quando non ragggiungeremo il nostro sogno, la fine dell'esistenza di Israele, intanto riscaldiamo un po' l'ambiente in suo onore, Presidente."

Quei missili, episodio gravissimo, sembrano la ciliegina sulla torta dopo la notizia della visita a hezbollah fatta da quella specie di ebreo , tale Norman Finkelstein l'antisemita, che ha dichiarato:

" Gli hezbollah lottano per difendere la loro patria".

Evidentemente l'esimio professore pensa che Israele, pardon l'entita' sionista, debba scomparire per diventare araba e islamica e, dopo aver dato le dimissioni dalla DePaul University di Chicago, ha trovato un'altra occupazione, presumibilmente molto redditizia, che gli si confa': ambasciatore di odio antiebraico presso il mondo arabo-islamico.

Molto meglio i soldi e l'ammirazione dei nemici di Israele che fare il professore in USA col rischio di dover insegnare anche a qualche odiato giudeo.

Con ebrei del genere chi ha bisogno di Ahmadinejad?

Ma torniamo a Bush. Era dal 1998 che un presidente USA non veniva in Israele.

Nel 1998 Bill Clinton ebbe un'accoglienza grandiosa fino a quando non lo abbiamo visto piangere di commozione alle promesse di pace di Arafat che urlava, come al solito mentendo, " Abbiamo cancellato il comma dove chiediamo la distruzione di Israele".

Allora, noi israeliani sempre un po' scettici di fronte alle sceneggiate arafattiane, abbiamo fatto delle gran risate vedendo tremare il mento di Clinton e i suoi occhi farsi lucidi.

Grande comunicatore il Presidente, quasi quasi ci commuovevamo tutti.

 

Non avevano cancellato niente naturalmente ma nessuno si era preso la briga di controllare, era tanta la voglia di pace che per Arafat fu estremamente facile prendere tutti per i fondelli.

Era il suo secondo lavoro, il primo ammazzare ebrei.

Clinton aveva anche promesso, con il consenso del Congresso, di portare l'ambasciata USA a Gerusalemme entro il 20 gennaio 2001 ma poi si e' distratto e tutto e' finito nel dimenticatoio chiamato "non facciamo incazzare i palestinesi e il mondo arabo".

Eppure Clinton era amico di Israele, l'America e' amica di Israele, Bush e' amico di Israele ma anche gli amici, anche gli alleati, sono purtroppo condizionati dalla violenza e dalle minacce del mondo arabo.

Figurarsi i paesi che ci sono nemici!

Bush arriva in Israele dopo il summit di Annapolis per dare una spinta a Olmert e a Abu Mazen che sembrano essersi impantanati in mille problemi.

- I razzi kassam sul Neghev continuano inesorabili, gli ultimi sono arrivati fino a nord di Ashkelon.

- L'ala militare di Fatah e' ancora attivissima nel terrorismo nonostante le promesse e i giuramenti di sua maesta' Abu Mazen.

- Ammazzano civili israeliani, soldati israeliani, sparano su tutto quello di israeliano che gli capiti sotto tiro.

Del resto Abu Mazen puo' giurare finche' vuole ma lui e i suoi pretoriani sono talmente coinvolti nel terrorismo che le sue promesse valgono meno di un soldo bucato.

- Nessun arabo palestinese accettera' mai che Israele sia uno stato ebraico.

- I politici arabo-israeliani hanno deciso di boicottare tutti quelli che appoggeranno questa richiesta.

- Hezbollah ricomincia a provocare Israele.

Caro Mr. Bush, non venga in Israele a battere i pugni sul tavolo, provi a darci una mano.

Siamo circondati da odio e da violenza, siamo attaccati dentro Israele dagli arabi di questo Paese che urlano come cornacchie ma che poi dicono che non ci pensano nemmeno di andare in una futura Palestina.

Sempre in Israele, un paio di ministri laburisti vogliono liberare Marwan Barghouti, l'assassino, capo dei Tanzim, un corpo di barbari ideato da Arafat e organizzato dal Barghouti assassino sulla cui testa pesa un numero discreto di ergastoli.

Abbiamo milioni di problemi tra cui dare asilo e lavoro ai profughi del Darfur e dall'Eritrea che scappano in Israele inseguiti dalle fucilate degli egiziani.

Adesso abbiamo anche il problema della danza del ventre perche' l'Egitto ci accusa di rubare la cultura araba.

Come vede Presidente stiamo nuotando in un mare di delirio cercando di tenerci a galla alla meno peggio e le assicuro che e' faticoso.

Non venga a metterci una mano sulla testa per farci affogare.

Siamo attaccati dai nostri confini: i kassam a sud e adesso di nuovo , per la seconda volta dal 2006, i katiusha a nord.

In cinque mesi abbiamo avuto 760 attacchi armati destinati ad aumentare come sempre succede quando gli arabi sentono puzza di pace.

Oltre alle aggressioni palestinesi e ai deliri arabi, siamo attaccati dall'opinione pubblica di tutto il mondo che anziche' vedere la barbarie palestinese li riempie di soldi e tace anche dopo aver saputo che sacchi inviati dall'UE contenenti zucchero erano invece pieni di nitrato di potassio da utilizzare per preparare esplosivo o come propellente per razzi.

L'Unione Europea doveva aprire un'inchiesta ma pare se ne sia dimenticata.

L'Europa non capisce niente, Mr.Bush, e' troppo presa nell'intento di compiacere l'Islam per capire qualcosa.

Siete voi americani i nostri alleati, se lo ricordi Presidente, non traditeci.

Non e' la pace che vogliono, loro odiano noi e ci vogliono morti ma sappia che odiano anche lei e il suo Paese.

Noi siamo il Piccolo Demone ma voi americani siete il Grande Demone, non lo dimentichi, Presidente.

La Pace?

La pace non ci sara' a meno che non accadano due cose impossibili :

1. Che USA e tutto l'Occidente si schierino con Israele, coraggiosamente e senza esitazioni. Basta lasciarci soli e dirci "dovete fare questo, dovete dare quello".

Tutti con noi, tutte le democrazia del mondo al grido VIVA ISRAELE .

2. Che le stesse democrazie dicano ai palestinesi,"avete sempre rifiutato tutto per scegliere la violenza, adesso non si torna indietro, il 48 e' passato col vostro NO, Kartoum e' passato coi vostri tre NO NO NO. Il 2000 e' passato col vostro terrorismo e l'ennesimo rifiuto. Adesso prenderete quello che noi decideremo e poche storie!"

Lo so che e' solo un sogno, un sogno impossibile dati i tempi che corrono ma

io vorrei altre due cose da Bush.

Vorrei che alla Knesset dichiarasse :

" Porteremo la nostra Ambasciata a Gerusalemme entro il 2008" e vorrei che andasse a Sderot e dormisse per una notte sola in quella citta' martire e piena di coraggio per capire cosa sono gli israeliani e soprattutto per sentire e vedere chi sono i palestinesi.

Al brusco risveglio dovro' invece rendermi conto che Bush ci dira' cosa dovremo fare e quanto dovremo dare, che dal nord ricominceranno a piovere i razzi katiusha e che da sud spareranno sempre i kassam, che Israele non ha il diritto che chiedere il riconoscimento come stato ebraico, che non ha il diritto di costruire case nei quartieri della sua Capitale, che il mondo ci odia e che tutto continuera' come prima.

Benvenuto Mr. Bush, Wellcome, Baruch Abba', non si preoccupi, era solo un bel sogno!

Pero' me lo lasci gridare : VIVA ISRAELE, ORA E SEMPRE

Deborah Fait

 


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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