spett.Redazione,
nella vostra critica a tornielli mi pare vi sfugga che se uno è cattolico, pur considerando molto negativamente il fatto che si voglia "normalizzare" l'"omosessualità" (cioè essere "etero" o "omo" è la stessa cosa, buona e giusta), non vorrà mai che un "omosessuale" sia accoltellato o picchiato o addirittura ucciso. e vi sfugge anche la distanza abissale tra cattolicesimo e islam.
le tendenze omosessuali di per sè non sono un peccato (per quanto non siano affatto normali), il peccato sono gli atti "omossessuali" in quanto intrinsecamente contrari alla volontà di Dio, così come è peccato il libertinaggio sessuale di quanti oggiggiorno sono chiamati "eterosessuali".
Come avrà notato dalle virgolette usate per certe parole, per un cattolico è semplicemente mostruoso dare una identità agli essere umani in base alle loro attività sessuali.
cordiali saluti
Giovanni
ciò che divide il suo giudizio dal nostro è l'idea di Stato. per noi deve essere laico, gli deve essere quindi estranea l'idea di peccato, che appartiene invece alla sfera religiosa, nella quale ci guardiamo bene dall'entrare. le ricordiamo che si arriva alle coltellate e all'impiccagione dopo che si è arato bene il terreno. il concime che viene usato si chiama omofobia, largamente impiegato come si può verificare su una parte dei nostri giornali ogni mattina.
cordiali saluti,
IC redazione