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Informazione Corretta Rassegna Stampa
04.12.2007 Wishful thinking: per gli 007 americani l'Iran non vuole l'atomica
non è vero, ma i media italiani lo sostengono

Testata: Informazione Corretta
Data: 04 dicembre 2007
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: «»
Un nuovo rapporto dei servizi segreti americani, il National Intelligence Estimate, pubblicato ogni due anni, afferma che l'Iran ha interrotto  i piani per dotarsi di armi nucleari nel 2003, in seguito alle pressioni internazionali.
Continua, invece, ad arrichhire l'uranio e se riprendesse il programma militare sarebbe in grado di ottenere la bomba tra il 2010 e il 2015 (dunque, in un periodo di tempo molto breve, compreso tra i due e i sette anni).
Il rapporto è più ottimista di quello del 2005, per il quale l'Iran era "determinata  a sviluppare armi atomiche, a dispetto di obblighi e pressioni internazionali" 

Senza voler entrare nel campo delle previsioni di intelligence, rileviamo che alcuni giornali (La STAMPA, Il FOGLIO, LIBERO)  forniscono la notizia per quello che è, una valutazione tra le altre su piani e/o attività che l'Iran mantiene ovviamente segreti. Una valutazione che, comunque,  non autorizza in nessun modo a dichiarare lo "scampato pericolo" circa  l'atomica di Teheran. E tanto meno autorizza ad abbassare la guardia e ad allentare la pressione sul regime, visto che la sospensione del 2003 sarebbe dipesa, secondo l'intelligence Usa, dalle pressioni internazionali.

Altri quotidiani, invece, fanno un uso politico del rapporto di intelligence, facendogli dire ciò che non dice e adattandolo ai pregiudizi ideologici  dell'ostilità preconcetta verso l'amministrazione Bush e del pacifismo a tutti i costi.

L'esempio più estremo è La REPUBBLICA, che titola in prima pagina "L'Iran non prepara l'atomica",  sottottitolo: "La Cia contraddice Bush: il programma interrotto nel 2003" , occhiello: "Il dietrofront dell'intelligence in un rapporto su Teheran. La Casa Bianca: continuare la pressione internazionale".
Vittorio Zucconi, sempre in prima pagina, inizia così un editoriale intitolato "L'arsenale fantasma":

La Terza Guerra Mondiale, che George Bush aveva minacciato il mese scorso come inevitabile sbocco della corsa iraniana alla bomba atomica non ci sarà, almeno per il momento. E questo per la semplice ragione che l´Iran non ha e non avrà nel futuro prossimo l´arma nucleare che l´avrebbe dovuta giustificare, avendo sospeso dal 2003 il lavoro per produrla, secondo l´ultima relazione ufficiale dello spionaggio americano, che arriva a contraddire in maniera sensazionale le minacce e gli avvertimenti del Presidente e soprattutto del suo vice, Dick Cheney.

Allo sfruttamento politico del rapporto di intelligence il quotidiano dedica, oltre che la prima, le pagine 2 e 3. Dove, ad affiancare Zucconi, troviamo la cronaca di Arturo Zampaglione, un articolo di Anais Ginori sulla soddisfazione dell'Aiea e uno di Vanna Vannuccini nel quale un negoziatore iraniano, Ahmad Shirzad, assicura a chi vuole credergli che nel 2003 il governo della Repubblica Islamica era pronto a fare "concessioni sul programma nucleare" e a "rispondere alle preoccupazioni americane per quanto riguardava i suoi legami con Hezbollah e la Jihad islamica", ma Bush rifiutò la serissima offerta.

Altri quotidiani per i quali "l'Iran non vuole le armi nucleari" sono Il SOLE 24 ORE (Mario Platero, L'Iran non cerca la bomba, pagina 8), Il MESSAGGERO (L'Iran nel 2003 ha fermato il nucleare", pagina 17) e Il GIORNO (Giampaolo Pioli, "La Cia spiazza Bush: "L'Iran non pensa all'atomica" " ).
Anche i telegiornali della sera del 3 dicembre  e della mattina del 4 hanno presentato la notizia secondo quest'ottica unilaterale e ingannevole.
Sul CORRIERE della SERA  Paolo Valentino ("Iran indeciso sull'atomica. Piani interrotti 4 anni fa", pagina 16) canta nel coro, scrivendo tra l'altro che il documento dell'intelligence Usa

getta invece molta acqua sul fuoco alimentato negli ultimi mesi dall'amministrazione Bush.

Di seguito, pubblichiamo il breve articolo dedicato al documento dal FOGLIO , in prima pagina nella colonna "La giornata nel mondo". Viene data notizia di un rapporto di intelligence che ha avuto minore pubblicità di quello americano:


L’IRAN BLOCCÒ NEL 2003 LO SVILUPPO DELL’ATOMICA, NON L’ARRICCHIMENTO dell’uranio. Secondo le stime dei servizi segreti degli Stati Uniti, Teheran avrebbe messo fine ai lavori sul nucleare a causa delle pressioni della comunità internazionale, ma i rischi che il paese possa ancora sviluppare l’arma atomica restano comunque elevati. Le nuove informazioni d’intelligence contraddicono i rapporti precedenti, non soltanto quelli americani. Al Foglio, Ephraim Kam, esperto israeliano di minacce strategiche, racconta che soltanto due settimane fa è stato presentato dai servizi israeliani un rapporto con risultati opposti: secondo il documento, l’Iran sarebbe a uno stadio avanzato nel suo programma atomico e la Bomba potrebbe essere pronta nel 2010. Le ultime stime americane potrebbero essere un elemento cruciale nei negoziati internazionali che hanno come obiettivo la fine del programma atomico dell’Iran.

Invitiamo i nostri lettori a scrivere al quotidiano di riferimento e ai telegiornali chiedendo un'informazione precisa e imparziale sul tema del nucleare iraniano.

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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