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In questi giorni si leggono solo analisi sul summit di Annapolis, qualcuno lo chiama persino "summit per la pace", c'e' chi e' a favore, c'e' chi e' contro, c'e' chi e' ottimista e chi vede tutto nero.
Siccome io sono dell'idea che tutto finira' come le infinite altre volte, cioe' senza risultati se non tanti soldi per i palestinesi che hanno appena chiesto ai paesi donatori altri 5 miliardi e mezzo di dollari, preferisco informarmi sui retroscena del summit, e' piu' divertente e da l'idea di chi sono gli arabi che hanno accettato l'invito di Bush e anche di cosa stia cambiando nella politica degli USA mentre si avvicinano le elezioni.
Le discriminazioni nei confronti di Israele sono evidenti fin dal primo giorno: l'albergo che ospita gli israeliani non ha nemmeno una bandiera, gli alberghi che ospitano palestinesi e delegazioni arabe sono letteralmente ricoperti delle bandiere delle nazioni presenti.
I sauditi e il mondo arabo hanno posto un diktat subito eseguito dagli USA, cioe' entrate separate per gli ebrei, sale separate per gli ebrei, divieto alle telecamere di riprendere il pubblico arabo presente durante il discorso di Olmert.
Insomma ad Annapolis dove il clima dovrebbe essere calmo e disteso e decentemente amichevole, visto che il summit e' stato organizzato per dare l'avvio a colloqui di pace...pac....pa....p..., gli arabi sono riusciti a creare una situazione di apartheid nei confronti di Israele, simile alla politica dei loro paesi dove nessun ebreo puo' mettere piede.
Nessun arabo da la mano a un israeliano, nessun israeliano deve avvicinarsi alle delegazioni arabe, un giornalista che il primo giorno del summit, ignaro dell'apartheid imposta, si era avvicinato sorridendo ammiccante ai sauditi, era stato poco gentilmente allontanato a spintoni e urla.
Mannaggia, eppure doveva essere un summit per iniziare un dialogo di p....p......pa....pace!!!!
Ma quando mai!
Come li chiamava Oriana Fallaci? Figli di Allah? Io sarei meno gentile perche' hanno stufato, perche' hanno letteralmente rotto le scatole, perche' sono dei fetenti, perche' l'unica cosa che vogliono non e' la pace, ne' relazioni diplomatiche con Israele ma vogliono questo pezzo di terra, vogliono questi 20.000 kilometri di civilta' e cultura, di coltivazioni e giardini per ridurla a deserto, pascolarvi i loro cammelli e introdurre la legge della sharia.
Questo e' quello che vogliono e il governo Bush a pochi mesi dalla fine del mandato incomincia a dargli corda quindi dobbiamo sentire, inorriditi, Condoleeza Rice dire:
" Lo so cosa significa non potervi muovere liberamente perche' siete palestinesi, io capisco la vostra umiliazione"
Ma come, figlia di Abramo Lincoln, ma come, lei mette la fu segregazione razziale americana sullo stesso piano delle misure di sicurezza prese per difendersi da una popolazione da cui escono i kamikaze, che appoggia la politica del terrore, che considera eroi gli assassini di ebrei, che sciama per le piazze e per le strade ballando per ogni bambino ebreo ammazzato!
Ma come, Condie, lei ha osato obbligare il Ministro degli esteri di Israele ad entrare nella sala delle riunioni passando dalla porta di servizio per non offendere la sensibilita' di quei beduini grondanti miliardi anche dai buchi del naso.
Pochi giorni prima dell'inizio del summit, Fatah (non hamas) aveva ammazzato Ido Zoltan, solo perche' era un ebreo, non aveva fatto niente, andava per la sua strada.
Come ringraziamento Israele ha promesso la liberazione di altri 429 prigionieri palestinesi che verranno mandati a casa lunedi' e ha tolto 24 check point.
Condoleeza, trovo molto disonesto e vigliacco usare Israele per guadagnare i voti dei milioni di arabi e islamici americani alle prossime elezioni.
Il documento diffuso ad Annapolis contiene addirittura la promessa che Israele e OLP saranno uniti "per diffondere la cultura della pace e della non violenza ..."
Ma chi ha scritto questa porcheria? Ma gli israeliani che l'hanno letta non si sono rotolati per terra dalle risate? Ma e' una barzelletta?
Mentre succedeva tutto questo, mentre la pagliacciata di Annapolis arrivava al culmine, la Televisione dell'Autorita' Palestinese, cioe' l'ANP, cioe' Mahmud Abbas, programmava qualcosa di serio, finalmente, presentando la mappa di Israele con i colori della bandiera palestinese e un nuovo videoclip in cui si vedevano le madri palestinesi cantare ai loro pargoletti "noi libereremo ogni citta' perche' sono tutte arabe e l'identita' araba vincera'"
e ancora:
" da Gerusalemme ad Acco, da Haifa a Gerico e Gaza a Ramallah, da Betlemme a Jaffo, da Beer Sheva a Ramle, da Nablus alla Galilea, Da Tiberiade a Hebron".
Ecco Miss Rice, ecco signore e signori, queste sono le citta' che i palestinesi libereranno, le citta' di Israele .
Altro che cultura della pace e della non violenza, loro non sanno nemmeno cosa sia la pace. Ma sapete di chi state parlando voi laggiu' in America? State parlando di gente che strappa le budella al nemico , che mette al muro civili israeliani solo perche' sbagliano strada e li fucila, che usa la menzogna per mettere il mondo intero contro l'unica democrazia del Medioriente. State parlando di gente che non esita ad ammazzare i suoi stessi fratelli per il potere.
Che pace? Che non violenza? ma siete impazziti?
E la sa un'altra cosa Miss Rice? Dopo aver chiesto i 5 miliardi e mezzo per rifarsi il trucco, Mauhmoud Abbas, il moderato, ha nuovamente negato a Israele il diritto di esistere come stato ebraico!
Certamente che lei le sa queste cose, Condoleeza, lei era la' ma evidentemente non gliene potrebbe fregar di meno sempre secondo quella santissima verita' che recita "Dagli amici ti guardi Iddio che dai nemici mi guardo io".
E cosi', come aveva tentato di fare Clinton, adesso anche Bush col suo segretario di Stato pensano di sacrificare Israele alla ragion politica.
A questo punto chiunque abbia un po' di sale in zucca si chiede "Ma cosa sono andati a fare a Annapolis?"
Beh, gli israeliani sono andati a farsi offendere dai beduini miliardari nella speranza di aprire l'ennesima porta alla pace e al dialogo.
Complimenti, cosa vi devo dire? .
Gli arabi sono andati per dimostrare al mondo che i padroni sono loro!
Complimenti anche a loro perche' sono i piu' furbi, come tutti i perfidi.
E il governo USA li ha ospitati nel tentativo di rafforzare la figura del presidente.
Complimenti vivissimi e complimenti soprattutto a noi israeliani che abbiamo ancora lo stomaco per sopportare tutto questo senza vomitare.
Intanto, in Italia, per aggiungere perfidia a perfidia, Massimo D'alema, proprio il 29 novembre anniversario della risoluzione ONU 181 che decretava la fondazione del moderno Stato di Israele, e' andato a tener compagnia ai palestinesi che celebravano"La giornata internazionale di solidarieta' con i diritti dei palestinesi" e a farsi fotografare, con la kefia al collo, accanto al trafficante d'armi e filoterrorista Hilarion Capucci.
"Voi sapete che io sono un amico storico dei palestinesi" ha dichiarato il Massimo nazionale alla platea di arabi, palestinesi e comunisti innamorati del terrorismo contro Israele.
Cavolo se lo sappiamo e lo sa molto bene anche il nostro fegato!
Hilarion Capucci arrestato da Israele per traffico d'armi, trovato con le mani nella vaso della marmellata e il bagagliaio della sua bianca Mercedes pieno di armi, liberato dopo che il Vaticano aveva promesso di sorvegliarlo...ahahahaha.... infatti e' libero come un fringuello, partecipa da anni, in Italia, a manifestazioni contro Israele, famosissima quella di alcuni anni fa, a Roma, fa in cui il prelato marciava accanto a criminali travestiti da kamikaze .
Personaggino ad hoc per D'alema, appassionatamente innamorato dei peggiori terroristi e loro amici, da Arafat a Ocalan, da Nasrallah a Capucci, appunto.
Aggiungiamo a tutta questa desolazione anche le ong italiane che,con il forum Palestina, amici di chiunque sia contro Israele, hanno preparato per tutto il 2008 una quantita' industriale di manifestazioni per "due popoli, uno stato".
Insomma, par di capire che non ci vogliono.
Par di capire che questo piccolo stato, questa meraviglia, questo diamante incastonato nella sabbia che gli ebrei hanno creato con amore e la speranza di poter finalmente vivere in pace, gli dia proprio tanto fastidio.
Ma nel nostro inno nazionale sta scritto:
"Lihiot Am hofshi' be Arzeinu"
che significa
"essere Popolo libero nella NOSTRA TERRA".
Nostra perche' l'abbiamo amata e invocata mentre ci costringevano all'esilio, nostra perche' abbiamo sfidato il mondo intero per ritornarvi, nostra perche' l'abbiamo ricomprata da chi preferiva i soldi alle dune di sabbia, nostra perche' l'abbiamo coltivata con amore e disperazione rendendo ogni duna un giardino, nostra perche' l'abbiamo difesa da ogni guerra col sangue dei nostri figli.
Arzeinu, Terra nostra. |
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