La Russia vuole mediare tra Siria e Israele ? lo afferma il quotidiano israeliano Maariv
Testata: Avvenire Data: 30 novembre 2007 Pagina: 24 Autore: la redazione Titolo: ««Israele spacciato senza lo Stato palestinese»»
Da AVVENIRE del 30 novembre 2007
GERUSALEMME. Tocca a Mosca mediare fra Israele e Siria. La Russia ha preso l’iniziativa per giungere a un accordo tra Israele e Siria sulle alture del Golan. Lo afferma il quotidiano israeliano “Maariv”, secondo il quale nei giorni scorsi il viceministro degli Esteri di Mosca, Alexander Sultanov, è andato per due volte a Damasco per proporre un piano che prevede il ripristino della sovranità siriana sulle alture del Golan e una concessione a lungo termine a Israele. Sultanov, secondo il quotidiano, ha portato dei messaggi da parte del presidente Bashar al-Assad a Ehud Olmert e al ministro della Difesa israeliano Ehud Barak. Ci sarebbe proprio questo negoziato dietro il viaggio a sorpresa di Olmert a Mosca pochi giorni fa. La Siria intanto si è detta fiduciosa di poter riaprire il negoziato con Israele sulle alture del Golan. È tornato frattanto in patria di ritorno dal Maryland il premier Olmert. In un’intervista al quotidiano “Haaretz”, il primo ministro ha detto che Israele deve accettare la soluzione dei due Stati per chiudere il conflitto israelo-palestinese. «Se si arrivasse al giorno in cui la soluzione di due Stati dovesse scomparire e ci trovassimo davanti a un tipo di lotta come in Sud Africa per uguali diritti di voto (anche ai palestinesi dei Territori), allora da quel momento lo stato di Israele sarebbe spacciato», ha spiegato Olmert. Il primo ministro ha poi parlato della conferenza internazionale appena conclusa non in termini di «storico punto di svolta», ma di «punto che può essere di aiuto». I colloqui «hanno superato quelle che potevano essere le aspettative di Israele», ha riconosciuto il capo del governo, non senza inviti alla cautela: «Questo non ci metterà al riparo dalle difficoltà che vi saranno nei negoziati, che saranno difficili, complessi, e richiederanno grandi pazienza e raffinatezza». Annapolis è stato un «serio inizio» per «la creazione di uno Stato palestinese» e «la fine dell’occupazione israeliana», per il re giordano Abdallah il quale ha sottolineato che «è ora importante rispettare il calendario stabilito per la realizzazione degli obiettivi indicati». «La Giordania continuerà a offrire tutto il sostegno necessario a palestinesi e israeliani» ha detto il sovrano hascemita durante un incontro con due senatori Usa, Daniel K. Inouye e Ted Stevens.
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