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Il Foglio Rassegna Stampa
24.11.2007 L'islamofascista con l'uncino
dopo la giustizia inglese, quella americana

Testata: Il Foglio
Data: 24 novembre 2007
Pagina: 2
Autore: Giulio Meotti
Titolo: «Le vittorie contro gli jihadisti»

Come funziona la giustizia in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Dal FOGLIO di oggi, 24/11/2007, a pag.2, l'analisi di Giulio Meotti.

Abu Hamza al Masri (l’Egiziano) era il principale fattore della predicazione islamista della moschea di Finsbury Park, a nord di Londra. La grande centrale del fermento binladenista nel Regno Unito. La moschea fu teatro nel 2003 di un’operazione in grande stile di Scotland Yard, che scardinò una rete legata ad al Qaida. Diventato famoso per il suo uncino e per aver perso le mani in Afghanistan, dove ha lasciato anche l’occhio sinistro, Hamza si vanta di aver “rieducato” la minoranza musulmana nel Regno Unito per renderla abile alla guerra contro gli “infedeli”. Abu Hamza, che sta scontando una condanna in Inghilterra per incitamento all’odio razziale, dovrà ora rendere conto dei suoi crimini di fronte a una corte federale di New York. Se giudicato colpevole, dovrà scontare cento anni di carcere duro. L’allora ministro della Giustizia, John Ashcroft, ne aveva chiesto l’estradizione con l’accusa di predicazione qaidista, cospirazione contro gli Stati Uniti, sostegno ai mujaheddin afghani e yemeniti, reclutamento di militanti islamisti che hanno compiuto atti terrori-stici. Tre giorni fa il giudice inglese Timothy Workman ha concesso l’estradizione. Ashcroft aveva raccolto molte prove che Hamza ha indottrinato il “bombarolo delle scarpe” Richard Reid, il “ventesimo uomo” dell’11 settembre, Zacharias Moussaoui, e tre responsabili dell’attentato del 7 luglio a Londra. Gli avvocati di Hamza sostengono che parte delle prove sono state ottenute attraverso la tortura. E proprio la tortura è stata al centro dell’audizione del Senato americano che ha confermato la nomina del giudice Michael Mukasey a ministro della Giustizia, grazie a sei senatori democratici e un indipendente che hanno votato con i repubblicani. Inizialmente accolta in modo positivo anche fra i democratici, la nomina era stata poi criticata quando il giudice federale di New York non ha voluto definire “tortura” la pratica del waterboarding” usata negli interrogatori. Consiste nell’immobilizzare le persone e porgli sul volto un pezzo di stoffa che viene bagnato ripetutamente simulando l’annegamento. Il processo a Hamza è una vittoria dell’Amministrazione Bush che ne persegue daanni la consegna alla magistratura. Prima del luglio 2005, Hamza riceveva il sussidio per menomazioni di guerra dal governo di Sua maestà. C’era anche una ricca serie di benefit di cui godeva la moglie, Nagat Mostafa. Infine l’affitto gratuito in una casa nel West London. L’estradizione dell’Egiziano è un colpo durissimo per i predicatori salafiti che fomentano il jihad in Europa. Due giorni fa un professore della Washington’s Howard University, Abdelhaleem Ashqar, è stato condannato a undici anni di carcere per essersi rifiutato di testimoniare di fronte al grand jury sui fondi destinati al movimento terroristico Hamas. Il suo “no” alla giustizia è stato riconosciuto come motivato dal desiderio di “promuovere il terrorismo”. Ashqar ha detto che preferisce andare in prigione piuttosto che “tradire il mio popolo o diventare un collaborazionista”. A Miami il giudice federale Marcia Cooke ha rigettato la richiesta di un nuovo processo di Josè Padilla, l’uomo di Osama bin Laden accusato di aver progettato un attentato con la “bomba sporca”. Il neoministro Mukasey era il giudiceche all’epoca riconobbe a Padilla lo status “nemico combattente”. A Padilla bastavano un po’ di strontium e un po’ di cesium per ottenere la dispersione radioattiva, ammazzare un bel po’ di gente di un quartiere del centro di Washington, che era la città prescelta. Mukasey disse che bisogna prendere più sul serio il cambio del nome di un musulmano. babygang Padilla lo ha cambiato in Abdullah Mujahir. L’estradizione di Hamza, la condanna del professore Ashqar e la decisione Padilla rendono merito all’ex ministro John Ashcroft, coinvolto in tutti e tre i casi accusato dai liberal di aver “distrutto sistematicamente la libertà di parola, i diritti civili il giusto processo”. Quando fece arrestare Ashqar, Ashcroft dichiarò che “i terroristi hanno perso un altro finanziatore e un sostenitore per le loro bombe sanguinarie”. I democratici dissero che Ashcroft era un maniaco. Tre anni dopo magistratura ordinaria gli ha dato ragione.  Il diritto americano non è caricato a salve contro i retori del wahabismo in armi.

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