Arriva il Dalai Lama in Italia e comicia il solito, vergognoso fuggifuggi delle autorità che con ogni scusa cercano di evitarlo. Vorrei permettermi di dare a quest'uomo coraggioso e tenace un umile consiglio: smetta di fare il pacifista, mandi i suoi monaci a farsi esplodere in qualche centro commerciale, in metropolitana o in una delle tante China Town sparse nel mondo; usi donne e bambini come scudi umani, contrabbandi armi di ogni tipo nascondendole nelle statue del Buddha, minacci di sterminare con ogni mezzo chi opprime il suo paese e ha già sterminato il 20% dei suoi connazionali, e trasformi ogni tempio in centri di addestramento per bomabaroli (e altro). Come per incanto si vedrà invitato, osannato e aiutato da chiunque e ovunque in Italia. E arriveranno copiosi anche gli aiuti finanziari. lettera firmata