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Rassegna Stampa
22.11.2007 Come siamo cordiali con Assad di Siria !
De Giovannangeli se ne compiace

Testata:
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: «Medio Oriente, pressing di Prodi: la Siria vada alla conferenza»
La cordialità italiana verso il dittatore siriano Bashar Assad, i tentativi di spingerlo ad Annapolis, lo scambio delle "rispettive valutazioni (..)  in particolare sulle prospettive dell’elezione presidenziale in Libano", dove la Siria elimina i candidati che non le sono graditi...

Non risulta che Prodi abbia nominato ai suoi interlocutori la necessità della fine del sostegno al terrorismo.
Naturalmente Umberto De Giovannangeli non lo nota, in una cronaca ossequiosa, sia nei confronti del governo italiano che verso Assad.

Ecco l'articolo: 

L’Italia in pressing su Damasco. Con un duplice obiettivo: la partecipazione della Siria alla Conferenza di pace organizzata dagli Usa per la settimana prossima ad Annapolis, e una gestione non traumatica delle imminenti elezioni presidenziali in Libano. Il presidente del Consiglio Romano Prodi, durante una «lunga e cordiale» conversazione telefonica con il presidente siriano Bashar Assad, lo ha «esortato vivamente» affinché la Siria prenda parte alla Conferenza di pace sul Medio Oriente che si terrà ad Annapolis, nel Maryland». È quanto rende noto in serata un comunicato di Palazzo Chigi. Prodi ha rivolto la sua sollecitazione ad Assad «pur comprendendo alcune riserve siriane in merito all’agenda dei lavori di Annapolis», sottolineando tuttavia come «un processo di pace proficuo e duraturo in Medio Oriente non possa fare a meno del contributo e della partecipazione della Siria». Il presidente del Consiglio Romano Prodi, si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi, ha avuto questa sera (ieri, ndr) una lunga e cordiale conversazione telefonica con il presidente siriano, Bashar Assad. I due leader hanno scambiato le rispettive valutazioni sulla situazione in Medio Oriente ed in particolare sulle prospettive dell’elezione presidenziale in Libano. A quest’ultimo riguardo, il presidente Prodi ha illustrato gli sforzi compiuti dall’Italia, in particolare con le ripetute missioni compiute dal ministro D’Alema a Beirut, (il titolare della Farnesina sarà oggi di nuovo nella capitale libanese per una missione congiunta assieme ai suoi omologhi spagnolo, Moratinos, e francese, Kouchner, ndr) per facilitare un’intesa tra le diverse forze politiche libanesi che porti ad un’elezione di un presidente della Repubblica libanese con la più ampia maggioranza possibile. Entrambi - prosegue la nota - hanno convenuto sulla necessità di moltiplicare gli sforzi in queste ultime ore per favorire una soluzione condivisa da tutte le forze politiche libanesi. Essi hanno anche concordato sull’inopportunità di decisioni estreme, dell’ultima ora, tali da creare nuove situazioni giuridiche suscettibili di determinare ulteriori divisioni tra le forze politiche libanesi Il presidente Assad ha quindi illustrato la posizione siriana in merito all’imminente conferenza di Annapolis. Il presidente Prodi, pur comprendendo alcune riserve siriane in merito all’agenda dei lavori di Annapolis, ha esortato vivamente il presidente Assad affinché la Siria prendesse parte alla Conferenza, sottolineando come un processo di pace proficuo e duraturo in Medio Oriente non possa fare a meno del contributo e della partecipazione della Siria. Entrambi - conclude la nota di Palazzo Chigi,- hanno convenuto di rimanere in stretto contatto nelle prossime ore nel tentativo di facilitare il superamento dell’impasse politica in Libano» . Da Roma a Washington. Il 2008 può essere l’anno della pace in Terra Santa. Una speranza. Un obiettivo. Gli Stati Uniti cercheranno di concludere un accordo di pace per il Medio Oriente durante il corso del 2008, prima della fine del mandato presidenziale di George W.Bush: a sostenerlo è Condoleezza Rice. «Sappiamo tutti quanto tempo c’è, circa un anno, ed è il tempo in cui proveremo a farcela», ha ribadito la segretaria di Stato Usa. .

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