Questa mail è stata inviata al Manifesto.
Cari compagni,
mi complimento per il titolo dell'articolo su Gerusalemme ("Gerusalemme è e
resterà israeliana")! Conoscendovi come amici sinceri di Israele, immagino
che questo titolo voglia essere un auspicio. Lo condivido, anche se solo in
parte - lasciamoglielo almeno un quartiere anche ai poveri Palestinesi, o
no? Sì, lo so, non fanno niente per meritarselo, tranne continuare da
sessant'anni a fare le vittime e piangere miseria, quella miseria, di cui
sono essi stessi gli artefici. Peccato che Arafat sia morto, proprio mentre
meditava di donare parte degli averi "arraffati" (e trasferiti all'estero)
per costruire qualche ospedale o scuola... Ma ora abbiamo per fortuna Hamas,
che sta portando avanti una politica altamente costruttiva, anche se a
questo scopo deve far fuori un certo numero di connazionali - non abbiamo
dubbi che si tratti di venduti, traditori e spie... Come ai tempi del
compagno Stalin, la giustizia del popolo non guarda in faccia nessuno - meno
che mai il popolo stesso.
Avanti, dunque, compagni, verso il sol dell'avvenire, con i pregiudizi e
l'antisemntisimo di sempre ("per carità, chi è antisemnita?! Noi siamo,
tutt'al più antisionisti, nonché critici verso il governo di Israele, che si
ostina a non accettare la propria cancellazione dalla faccia della
terra...").
Cordiali saluti,
Aluclo Bardim