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Una lettera inviata all'autore dell'articolo qui recensito http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=207&sez=110&id=22422 Ho letto con attenzione il suo messaggio, e mi permetto di porle una domanda. Lei scrive del suo compagno di viaggio Padre Mario che è stato colto da una grave emergenza sanitaria in Giordania obbligandovi ad un precipitoso rientro in taxi. E, una volta giunti in Israele, avete optato per un ospedale cristiano, dove l'assistenza è stata certo migliore di quella che un ospedale israeliano avrebbe offerto.
Su questo punto mi permetto di non essere d'accordo, dopo aver visitato numerosi ospedali israeliani, dove vengono curate tutte le persone indipendentemente da razza, religione e nazionalità.
Forse, piuttosto (ma non ne sono informato personalmente), tale rischio era presente ad Amman, dove evidentemente (ma lei omette di dirlo) non avete cercato un più facile ricovero.
Se lei andrà, per esempio, durante un suo prossimo viaggio a Gerusalemme, a visitare l'ospedale Alyn, certo dovrà dare ragione alle mie parole.
Sono comunque pronto a discutere più a fondo con lei l'argomento, se lei lo vorrà. Cordiali saluti
Emanuel Segre Amar
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