Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Thomas Man capì la malvagità del nazismo nel 33 oggi servirebbe una lungimiranza simile
Testata: La Repubblica Data: 31 ottobre 2007 Pagina: 1 Autore: Andrea Tarquini - Thomas Man Titolo: «E nel 33 Man scrisse "Con Hitler vince il male"»
Una lettera inedita di Thomas Man, che nel 1933 prevedeva il disastro al quale la Germania e il mondo sarebbero stati condotti dall'ascesa al potere di Hitler.
Andrea Tarquini introduce il testo sulla REPUBBLICA del 31 ottobre 2007. Man , commenta, "non condivideva ottimismi e prudenze prevalenti nelle diplomazie, che vedevano nel Führer un dittatore tutto "legge e ordine" ma pragmatico, con cui si poteva negoziare".
Una notazione che purtroppo fa pensare a quanti anche oggi vogliono vedere "pragmatismo" e "disponibilità al dialogo" in tiranni e gruppi terroristici che perseguono in realtà una politica di cieca distruzione (Ahmadinejad, Hamas).
Dalla lungimiranza di Thomas Man , molti avrebbero da imparare. Anche nella redazione della Repubblica.
Ecco il testo di Tarquini:
Subito dopo la vittoria di Hitler, Thomas Mann capì che sarebbe finita male. Già nell´ottobre del 1933, in una lettera inedita fino a ieri, predisse l´Apocalisse per la Germania, per il mondo, per la civiltà, prima di farlo dire ai protagonisti del Doktor Faustus. Lo rivela ora la missiva che dall´esilio svizzero lo scrittore inviò al giornalista Wilhelm Kiefer. Dimenticata per decenni nei cassetti di una signora di Monaco, ora è riemersa grazie alla casa editrice S. Fischer. «Rifiutare il nostro paese sottomesso sarà necessario», scrisse Mann con incredibile preveggenza, quando governi e potenti di tutto il mondo trattavano con il nazismo. «Augurarsi la fine di questa Maledizione, e una catastrofe da cui nasca un nuovo mondo, non è permesso se pensiamo a milioni di tragici destini individuali, eppure in segreto è quanto speriamo». Thomas Mann dunque non condivideva ottimismi e prudenze prevalenti nelle diplomazie, che vedevano nel Führer un dittatore tutto "legge e ordine" ma pragmatico, con cui si poteva negoziare, e non ebbe neppure quell´atteggiamento ambivalente che molti gli attribuirono. Ecco la grande rivelazione della lettera datata 26 ottobre 1933 che pubblichiamo per gentile concessione della S.Fischer Verlag, l´editore che l´ha donata, con altri 180 manoscritti – lettere, appunti, copie a mano dei romanzi – alla Staatsbibliothek di Berlino.