In relazione al trafiletto della Repubblica sul "taglio" di carburante alla striscia di Gaza, mi premono due osservazioni, sempre in tema di disinformazione:
1) la più evidente è la costruzione ad arte di una notizia "nuova" derivante dall'accostamento di due notizie "vecchie", ossia dall'inserimento nell'articolo che si occupa dell'"odissea dei palestinesi in fuga" e relativo alla tragedia di un barcone di immigrati, del trafiletto "Tel Aviv taglia luce e benzina destinate alla striscia di Gaza". Qui la creazione di una "terza notizia" è evidente e deriva proprio dall'accostamento (ma è una vera e propria fusione, come si può vedere dall'impaginazione delle notizie) delle due notizie. quello che sembra, e che è sembrato evidente anche a me è che i palestinesi siano in fuga a causa del taglio del carburante. E ribadisco che la suggestione creata da Repubblica è davvero forte in questo senso!
2) Da un sito di un quotidiano israeliano (Maariv) mi risulta che la notizia è più ampia di quella del semplice taglio del carburante. Vi si sottolineava, infatti (da parte di fonti pubbliche israeliane), che la diminuzione della benzina non andrà ad interferire nè in ambito medico nè causerà un disastro umanitario, in quanto residuano comunque le forniture di altre fonti di combustibili utilizzate per le ambulanze, per i camion e per la centrale elettrica. Attenzione, in quanto una notizia vera e più ampia ma che viene data solo in parte non è sempre la stessa notizia (e dunque vera), ma è una diversa notizia, come tale falsa, soprattutto laddove il "non detto" ha una portata suggestiva maggiore di ciò che viene narrato. E questo naturalmente prescindendo dalla veridicità di quanto riportato su Maariv. Il giornalista può semplicemente dire "la fonte a) dice questo, la fonte b) dice quello..." lasciando al lettore la valutazione dell'attendibilità delle fonti.Insomma, un classico della (dis)informazione relativa ad Israele.
lettera firmata
Di seguito, il trafiletto cui la lettera si riferisce:
Tel Aviv taglia luce e benzina destinate alla striscia di Gaza
TEL AVIV - Il governo israeliano ha ridotto la quantità di combustibile destinato alla principale centrale elettrica della striscia di Gaza da 360.000 litri al giorno a 273.000, secondo quanto riferito da un funzionario dell´Ue, responsabile del trasferimento del carburante. Inoltre, secondo Naharu al-Hismawy, direttore del principale centro di distribuzione di benzina di Gaza, Tel Aviv ha ridotto da 300.000 a 213.000 litri al giorno (circa il 30 per cento) la quantità di benzina che fornisce ai Territori palestinesi controllati da Hamas. Il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, aveva dato il via libera alle azioni punitive già venerdì scorso, ma ieri mattina fonti ufficiali del governo isareliano avevano affermato che ogni iniziativa sarebbe stata rimandata ai prossimi giorni.