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Informazione Corretta Rassegna Stampa
30.10.2007 Desmond Tutu e le accuse infondate contro Israele
un commento di Emanuela Prister Toth

Testata: Informazione Corretta
Data: 30 ottobre 2007
Pagina: 1
Autore: Emanuela Prister Toth
Titolo: «Desmond Tutu e le accuse infondate contro Israele»
Ancora una volta Desmond Tutu ha accusato Israele di essere uno stato di Apartheid. E' stato riportato che sabato Desmond Tutu ha partecipato a Boston in un convegno organizzato da un gruppo Palestinese Cristiano "Sabeel" da il titolo "Apartheid Paradigm in Palestine-Israel" dove ha validato il titolo del convegno e esortato gli ebrei ad "ascoltare il richiamo del loro D-o".  Noi chiederemmo a Desmond Tutu invece se il suo D-o non richieda la verita' come bene assoluto, e come puo' lui pastore Anglicano e come ex-capo della "Truth in Reconciliation Commission" (il processo di riconciliazione intrapreso dal Sudafrica post-Apartheid dove fu chiesto alle vittime e ai carnefici di quell' orrendo periodo della storia Sudafricana di testimoniare su quello che avvenne, di testimoniare a proposito di eventi a cui loro furono partecipi, di fare i nomi di coloro che furono torturati, imprigionati e uccisi, e i nomi dei carnefici, dei delatori, dei mandatari, e in cambio delle testimonianze, purche' fosse convenuto che gli ex- carnefici avessero detto la verita', veniva data loro un' amnistia) possa validare questa falsita' e odioso libello antiebraico. Ci si chiede dove per esempio Desmond Tutu abbia sperimentato in Israele le condizioni di Apartheid del suo paese natio, il Sudafrica. Per esempio sotto il regime Apartheid in Sudafrica capitava che la polizia prelevasse cittadini inermi dalle loro case nottetempo e dopo orribili torture, avendoli uccisi, riducesse i corpi maciullati a polvere per nascondere le tracce, o desse fuoco ai resti. Capitava oppure che coloro che venivano accusati di essere collaborazionisti o spie fossero costretti con un pneumatico attorno al collo bagnato con benzina e dato alle fiamme. La morte era lenta e assolutamente atroce. Capitava che durante le torture e gli interrogatori ad alcune vittime fossero tagliate le mani, per poi essere messe sotto formaldeide e mostrate alle famiglie atterrite, o alle altre vittime della tortura per accentuare il loro terrore. Capitava che giovani fossero letteralmente ammazzati di botte (per mano a volte di Winnie Mandela, che poi Desmond Tutu lodo' dicendo che era un icona della guerra anti-Apartheid), che alcuni tra i piu' feroci addirittura si abbandonassero ad atti di cannibalismo, per disumanizzare ancora di piu' le proprie vittime. Tutto questo e atti ancora piu' orribili e inenarrabili sono stati ampliamente documentati dalla Truth in Reconciliation Commission del Sudafrica, di cui Desmond Tutu fu appunto capo. Ci voglia allora Desmond Tutu dire come lui che dovrebbe sapere cio' che avvenne di prima mano, puo' fare un parallelo tra lo stato d' Israele, dove le minoranze Arabe sono rappresentate al Parlamento, la Knesset, dove gruppi per i diritti umani operano apertamente e visitano prigioni, senza paura alcuna di rappresaglie, dove il governo e lo polizia e la Corte Suprema non esitano ad intervenire per proteggere i diritti di minoranze qualora venissero minacciati, e il Sudafrica dell' Apartheid degli atti strazianti e incredibili qui sopra riportati brevemente.  Ci dica perche' tace, anche davanti ad un gruppo di Palestinesi Cristiani, a proposito dell' Apartheid praticata nell' odierna Gaza da arabi Musulmani contro i pochi arabi Cristiani rimasti. Ci spieghi cosa vuol dire "Apartheid" nei paesi del Medio Oriente inclusa Gaza dove le minoranze ebraiche hanno dovuto far fagotto e andarsene pena il carcere, i pogrom e le impiccagioni.
 
La verita' e' che parlare di Apartheid in Israele e comparare Israele e il Sudafrica sotto l' Apartheid non fa giustizia alcuna alle vittime dell' Apartheid. Se Desmond Tutu fosse sincero, si rifiuterebbe categoricamante di prestare il ricordo delle vittime dell'Apartheid a una causa politica razzista che negherebbe a Israele il diritto di esistere tout court. Se avesse imparato qualcosa dal suo ruolo a capo della Truth in Reconciliation Commission ammetterebbe che solo dalla verita' puo' venire una riconciliazione, e quando un gruppo demonizza l' altro fino ad insegnare ai propri figli che gli "altri" sono discendenti da scimmie e maiali e che e' lecito e perfino comandato ucciderli e sterminarli, quando tutto quello che fa il primo gruppo viene automaticamente perdonato, giustificato e scordato a danno delle vittime dell' altro, quando si asservono i morti e le vittime di un altro conflitto, ad una causa politica con tutta altra dimensione, cio' a cui si arriva non e' certo riconciliazione ma appunto il conflitto Israelo-Palestinese.

Emanuela Prister Toth
 

Dallas, Texas

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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