Nessuna rivelazione, e nessuna prova. Ci scrive il Generale Fabio Mini 25/10/2007
Ringrazio per avermi attribuito di aver rivelato un piano. Purtroppo non sono in grado di farlo, ma sono in grado di individuare le possibili strategie e gli scenari contemporanei. Ed e` questo che ho fatto. Per disegnare scenari e strategie non c'e' ovviamente bisogno di prove: bastano esperienza e cervello. Considerando poi che in questi ultimi anni siamo stati inondati di false prove e di panzane mostruose, la richiesta di "prove" per una strategia complessa, ma realistica e consolidata come quella della Swarm Warfare mi sembra per lo meno fuori posto. Inoltre inviterei a non considerare tutto e tutti coloro che dicono cose che non si condividono nell'ottica antiamericana e anti israeliana. Personalmente considero le mie osservazioni sui rischi delle strategie americane e israeliane di questi ultimi anni come un segno di grande amicizia e rispetto verso i due popoli che pure, per diversi motivi e non sempre ingiustificati, devono di tanto in tanto intraprendere politiche e strategie pericolose per gli altri, ma soprattutto per loro stessi. Con la stessa amicizia e lo stesso rispetto, vi ringrazio del commento. Generale Fabio Mini.
Egregio Generale, grazie della sua cortese replica alla nostra critica. Che un piano israelo-americano per creare un'emergenza umanitaria in Iran sia o meno plausibile può essere oggetto di discussione. Secondo noi no. Che non ci siano prove della sua esistenza è un fatto, da lei stesso riconosciuto. Cordiali saluti redazione IC