In lode di Sarkozy uno statista non si ferma alla distinzione tra destra e sinistra
Testata: Informazione Corretta Data: 23 ottobre 2007 Pagina: 1 Autore: la redazione Titolo: «In lode di Sarkozy»
Nicolas Sarkozy ha proposto la lettura in tutte le classi delle scuole francesi della lettera Guy Moquet, diciasettenne figlio di un deputato comunista, fucilato dai nazisti con altri 26 ostaggi comunisti nell'ottobre del 1941.
"Mammina cara, fratellino adorato, paparino amato, sto per morire ! Vi chiedo solo di essere coraggiosi, io lo sono e voglio esserlo come quelli che sono stati fucilati prima di me. Certo, avrei voluto vivere, ma quello che mi auguro con tutto il cuore è che la mia morte serva a qualcosa", aveva scritto Moquet.
E Sarkozy, ricordando la vicenda il giorno dell'investitura:"Se vogliamo fare di loro degli uomini, e non dei bambini adulti, abbiamo il dovere di trasmettere alle nuove generazioni la stessa idea dell'uomo che le passate generazioni ci hanno consegnato, in nome della quale sono stati compiuti tanti sacrifici".
Sarkozy non ha considerato il fatto he Moquet sia un simbolo della sinistra: ha guardato alla nobiltà delle sue parole e al fatto che è morto combattendo il nazismo (sia pure non avendo mai ucciso). La sua scelta può essere spiaciuta alla destra, edìè stata criticata dalla sinistra che vi ha visto un tentativo di appropriazione di un suo martire.
In realtà, Sarkozy ha agito da statista, guardando oltre le divisioni politiche del paese, alla ricerca, appunto di una "idea dell'uomo" condivisa e di modelli che possano ispirare le scelte difficili che sono richieste dalla situazione presente, nella quale ritornano le minacce del totalitarismo e dell'odio, trovando di fronte a se un' Occidente che appare moralmente disarmato. http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90