Ho cominciato a studiare e a fare approfondimenti sulla storia del nazifascismo negli anni sessanta e dovevo farlo quasi di nascosto. I signori tedeschi presso i quali abitavo si fecero improvvisamente muti e poco socievoli la sera in cui, di ritorno dalla mia prima visita al KZ di Dachau, cercai di raccontare e spiegare perchè non riuscissi a cenare... Poi sono arrivati gli anni dell'eccesso di informazione, oggi escono libri, documentari, si aprono archivi mai socchiusi, si possono visitare musei anche virtualmente, ci sono innumerevoli fonti a cui attingere, documentazioni in tutte le lingue, Diari e fotografie, ricordi e resoconti. Non sentivo però la mancanza di quanto esce in questi giorni. No, pur immaginando che un popolo che idolatra così tanto il suo dittatore al punto da essere disposto a seguirlo fin sul ciglio del baratro, un popolo che perde completamente il senso del rispetto dei diritti umani, insito nel Dna di ogni essere, un popolo che applaude a tutte le castronerie dette dal Führer, che convive con l'odore nauseabondo di carne bruciata che viene dai camini dei forni crematori dei Lager che costellano la Grande Germania, un popolo che si crede superiore e in quanto tale si sente autorizzato ad uccidere milioni di persone... ecco questo popolo ha sicuramente espresso il suo folle amore con lettere, biglietti, cartoline, messaggi...Che ci fosse un carteggio del popolo tedesco al suo Führer era previsto, ma che ora ci toccasse di leggerlo! Non nobilita sicuramente il popolo tedesco questa notizia che quantifica le migliaia di missive, che riporta le Apostrofi più ricorrenti, che dice di poesie, di sogni, di turbamenti.... La signora Annelene K. dalla Lituania scrive al suo Führer e lo implora di andare a far visita ai tedeschi della zona e di cacciare gli ebrei e i lituani perchè rubano il pane ai tedeschi e soprattutto di cacciare gli ebrei che per Pasqua macellano i cristiani. La Lituania con la sua capitale Vilna era la culla della cultura ebraica e per questo era chiamata la Gerusalemme dell'Est. A Vilna c'erano 60.000 ebrei all'inizio del 1939 e alla fine della guerra sarà judenrein, sono stati tutti sterminati, per la gioia della signora Annelene K. Spero che saremo in tanti a provare raccapriccio leggendo stralci delle "Briefe an Hitler". Spero soprattutto saremo in tanti a credere che a fronte di queste migliaia di messaggi dettati dal fanatismo ideologico, dal razzismo più abbietto, ci sono state migliaia di lettere mai partite dai Lager, centinaia di migliaia di pagine di Dolore mai scritte, migliaia di disegni di bambini.... e pagine oggi che aspettano di essere stampate per arrivare a parlare al cuore e ridare voce alla speranza. maria pia bernicchia Verona