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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Rai 2 Rassegna Stampa
13.10.2007 Fiamma Nirenstein contro Gianni Vattimo
I fatti contro l'ideologia

Testata: Rai 2
Data: 13 ottobre 2007
Pagina: 1
Autore: Gigi Moncalvo
Titolo: «Fiamma Nirenstein contro Gianni Vattimo»

Pubblichiamo, quale recensione della trasmissione CONTRASTI, andata in onda il 12/10/2007 su Rai2, condotta da Gigi Moncalvo, e che vedeva contrapposti Fiamma Nirenstein e Gianni Vattimo, una mail che il nostro lettore Giuseppe Di Paola ci ha cortesemente inviato subito dopo aver visto la trasmissione. Dire che stiamo dalla parte della prima e non del secondo è superfluo. Ma non per i motivi che potrebbe suggerire il filosofo comunista, e cioè che Fiamma Nirenstein è ebrea, ma perchè Fiamma è una giornalista che racconta i fatti, quello che vede, con onestà intellettuale. Non fa propaganda, quella è la specialità di Vattimo, sia quando si inginocchia davanti a Fidel Castro, sia quando si rallegra che Ahmadinejad possa avere la bomba atomica.

Eccola:

Ho appena assistito alla trasmissione del 12/10/2007 “Confronti” (RAI DUE) condotta da Gigi Moncalvo. La trasmissione è piacevole e propone dei contradditori fra due persone di solito appartenenti intellettualmente o ideologicamente ad aree antagoniste. Per questa puntata Moncalvo ha invitato la giornalista  Fiamma Nirenstein e il politico-filosofo Gianni Vattimo, già noto al pubblico per le sue posizioni di “forte critica” nei confronti di Israele e per aver sottoscritto con convinzione  un appello falsificatore della storia e della cronaca chiamato “Gaza vivrà”. L’argomento verteva fra la nascita del partito democratico, Veltroni, Paolo Mieli e la questione israelo-palestinese. Dopo una fase iniziale, il conduttore introduce l’argomento Israele - Palestina e il dibattito si accende. A questo punto il professor Vattimo si altera e inizia a sputare sentenze ed epiteti terribili sullo stato di Israele. Vattimo definisce Israele uno stato canaglia, uno stato razzista e paragona la condizione dei Palestinesi di Gaza a quella degli ebrei di Auschwitz. Dopo una replica della sbigottita Nirenstein, il “filosofo” incalza e puntando i piedi spazientito continua a diffondere falsità sia storiche sia geografiche sulla nascita dello stato di Israele, e, a quanto pare non pago delle sue esternazioni, accusa la Nirenstein di falsificare la storia degli eventi per motivi di schieramento (Fiamma Nirenstein è ebrea). A questo punto vorrei ricordare al professor Vattimo, che la storia non è semplicemente un contenitore da dove attingere a proprio piacimento episodi slegati dalla contestualizzazione del momento. Vattimo parla di Gaza come prigione e giustifica, tollera e addirittura sostiene il terrorismo palestinese come reazione all’occupazione israeliana, mentre come ha spiegato benissimo Fiamma Nirenstein, questo è permeato di ideologia religiosa e di precisa volontà di annientamento dello stato ebraico a prescindere da qualsiasi mossa da parte di Israele, come del resto dimostra ampiamente la storia degli accordi di Oslo e Camp David. Personalmente penso che il professor Vattimo sia perfettamente a conoscenza di tutto questo. Ma durante la trasmissione si è messo in evidenza il suo atteggiamento palesemente razzista e provocatorio (non è una mia esagerazione, consiglio vivamente di guardare la trasmissione) nei confronti del popolo di Israele come del resto ha fatto anche nei confronti degli Stati Uniti d’America. Consiglierei per esempio a Vattimo di leggersi (ma secondo me lo conosce benissimo) lo statuto di Hamas, dove da decenni vi è presente la volontà di sradicare il popolo ebraico e di restituirlo all’oblio. Oppure di ripassarsi brevemente la storia dei movimenti di Irgun e Banda Stern, visto che li ha accomunati ai terroristi palestinesi senza ricordare minimamente che i pochi attentati che fecero erano rivolti verso gli Inglesi e non verso gli Arabi. Inglesi che, vorrei ricordare, sparavano sulle navi israeliane piene di profughi e che armavano gli Arabi contro gli Ebrei. Ma purtroppo si è visto un Vattimo accecato dall’ideologia anti israeliana, addirittura cita la Morgantini che tutti noi sappiamo non essere regina di obiettività quando si parla di conflitto mediorientale arabo-israeliano. Strabiliante il passaggio dove Vattimo dice che i Palestinesi in Israele non hanno gli stessi diritti degli Israeliani... dimenticando di chiamarli per l’appunto Arabi Israeliani e cioè dotati di passaporto israeliano, cure mediche e rappresentanti alla Knesset... In conclusione, l’ennesima prova che a sinistra (ma non solo, vedi Cardini) in questo paese si continua a mistificare la realtà e la storia con funzione utilitaristica ai propri fini ideologici. Le parole di Vattimo ieri sera potevano comunque essere state proferite da qualsiasi estremista di destra antisemita, il linguaggio ormai lo conosciamo e non s’intravedono grandi differenze se a sputare veleno sugli ebrei sono esponenti della sinistra radicale o estremisti di destra nazistoidi. Quella di stasera è stata una prova vergognosa data da un personaggio che si osa definire “filosofo” e pensatore. Ma del resto, visti i boicottaggi e gli appelli contro Israele in tutto il mondo accademico occidentale, non possiamo certo aspettarci di meglio.

 

 

Giuseppe De Paola


m.ferrario@rai.it

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