martedi` 22 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
08.10.2007 Cristiano rapito e ucciso a Gaza
all'ombra di Hamas viene imposta la legge islamica nella Striscia

Testata: Corriere della Sera
Data: 08 ottobre 2007
Pagina: 12
Autore: Davide Frattini
Titolo: «Rapito e ucciso il libraio cristiano di Gaza»

Dal CORRIERE della SERA dell'8 ottobre 2007, la cronaca di Davide Frattini:

GERUSALEMME — «Sono con qualcuno. Farò tardi, non aspettarmi per cena». La moglie ha aspettato, Rami Khader Ayyad non è tornato. «Qualcuno» gli ha sparato un paio di colpi alla testa e ha scaricato il corpo martoriato dalle coltellate vicino a una delle moschee di Gaza. Rami, 32 anni, era cristiano, dirigeva la libreria della Società biblica palestinese. Era cristiano e aveva paura. Da mesi lo minacciavano di morte, pensava di essere seguito, temeva di essere ammazzato. La libreria era stata incendiata in aprile, un attacco rivendicato dalla Spada del-l'Islam, gruppo nato da poco e che sostiene di essere vicino ad Al Qaeda.
Rami aveva chiuso il negozio sabato al tramonto. Dal giorno prima, era preoccupato per un'auto senza targa che si aggirava nei dintorni. Quando ha telefonato, la moglie — incinta, a casa con gli altri due figli — ha capito il pericolo e ha avvertito la polizia. Rami è stato eliminato poche ore dopo. «Ucciso per la sua fede», commenta da Gerusalemme un portavoce della Società biblica. A Gaza, tra i 3.200 cristiani, le accuse vengono fatte sottovoce. La comunità teme rappresaglie. Rami e gli altri attivisti sono accusati di compiere attività missionaria. Ismail Haniyeh, il premier di Hamas deposto dal presidente Abu Mazen, si è affrettato a ripetere che «i cristiani sono parte del nostro popolo e non permetteremo a nessuno di sabotare questa alleanza storica».
Eppure i cristiani della Striscia spiegano che la situazione è peggiorata, da quando il movimento fondamentalista ha preso il controllo con un'operazione militare. Durante gli scontri di giugno, una scuola e un convento guidati da suore cattoliche erano stati saccheggiati e incendiati. «Niente accade per caso in questi giorni», aveva commentato il reverendo Manuel Muallem. Gruppuscoli come la Spada dell'Islam hanno attaccato negli ultimi mesi gli Internet caffè e i negozi di musica. «Vogliono imporre la legge islamica e chiedono che anche noi ci sottomettiamo», ha denunciato il reverendo Hanna Massad, pastore battista.
Al funerali di Rami hanno partecipato anche tanti musulmani. La bara è stata trasportata alla chiesa greco- ortodossa, dall'auto sventolavano tre bandiere palestinesi. «Hai sacrificato il tuo sangue per quello di Gesù », ha gridato la madre piangendo. La famiglia ha voluto enfatizzare la relazione con gli islamici. «Abbiamo combattuto insieme per decenni». Il corpo è stato seppellito nel cimitero ortodosso, perché i battisti — Rami era uno dei pochi — non hanno un cimitero a Gaza. «Sono terrorizzato. Non posso credere che questo stia succedendo nella Striscia», dice Issa, venuto a visitare i parenti. «Ha pagato con la vita per difendere la Bibbia».
«E' troppo presto per parlare del movente», commenta Hussam Tawil, un parlamentare che rappresenta i cristiani. Hamas ha sempre condannato gli attacchi contro i fedeli dell'altra religione. «Il problema non è l'organizzazione principale — commenta Labib Madanat, responsabile della Società biblica —. Non ci ha mai bersagliato. Il problema sono quelli che lavorano all'ombra di Hamas». Salah Bardawil, deputato del movimento fondamentalista, ha accusato «gruppi che vogliono infangare la nostra immagine. Noi proteggiamo i luoghi sacri dei cristiani».
La Società biblica palestinese aveva chiesto e ottenuto che gli uomini della forza esecutiva, la «polizia» organizzata dal governo deposto, piantonassero la libreria di Rami. Non sono bastati a proteggerlo. I rapitori hanno aspettato che anche le guardie andassero a mangiare, alla fine della giornata di digiuno per il mese di Ramadan.

Per inviare una e-mail alla redazione del Corriere della Sera cliccare sul link sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT