Assad "denuncia", Israele "ammette" linguaggio da tribunale per condannare la legittima difesa
Testata: Europa Data: 03 ottobre 2007 Pagina: 4 Autore: la redazione Titolo: «Dopo la denuncia di Assad, l'esercito israeliano ammette il raid in Siria»
"Dopo la denuncia di Assad, l'esercito israeliano ammette il raid in Siria" titola EUROPA del 3 ottobre del 2007. Un linguaggio adatto alla notizia della confessione di un criminale. L'articolo, che in conclusione cita senza repliche le dichiarazioni del dittatore siriano Assad, non è da meno. E' opportuno ricordare che il raid "denunciato" da Assad e "ammesso" da Israele era probabilmente diretto a siti nucleari militari. E che lo Stato che sta cercando di dotarsi di armi nucleari è uno dei maggiori sponsor del terrorismo (di Hezbollah , di Hamas...)
Ecco il testo:
Israele ha ammesso ufficialmente il raid compiuto in Siria lo scorso 6 settembre. Secondo quanto ha riferito la radio dell’esercito, la «censura militare ha autorizzato per la prima volta la diffusione della notizia che gli aerei israeliani hanno attaccato un obiettivo militare fin dentro il territorio siriano». Il raid colpì, secondo fonti riportate dalla stampa estera, un sito nucleare in cui probabilmente lavoravano anche ingegneri nordcoreani. La rimozione della censura sull’attacco è intervenuta dopo un’intervista accordata dal presidente siriano Bashar al Assad alla rete televisiva britannica Bbc, nella quale per la prima volta Assad aveva parlato pubblicamente di un attacco israeliano contro un obiettivo militare in territorio siriano. Il presidente siriano ha affermato che l’attacco non ha avuto gravi conseguenze, ma che con esso lo stato ebraico ha dimostrato la sua «viscerale antipatia verso la pace».