Una lettera inviata Lucio Caracciolo sull'articolo che Informazione Corretta ha recensito qui
Ho letto il suo articolo "L'impossibile indipendenza della Palestina", e le faccio pervenire le mie osservazioni per farle osservare che, a fronte di affermazioni tanto perentorie, si può sempre vedere diversamente una realtà che, se fosse così semplice, avrebbe già trovato una sua soluzione. Credo che sarebbe doveroso, da parte di un osservatore attento, indicare tutti gli aspetti di questa realtà per dare una completa informazione al proprio lettore. LA PALESTINA NON ESISTE PERCHE' NON HA NE' LA TERRA NE' UN POPOLO SOVRANO. In effetti la terra ce l'ha dal 1947 (decisione ONU), il popolo non è sovrano da quella data perché diversa fu, fin da subito, la volontà delle potenze arabe che scatenarono tante guerre in nome dei loro interessi, senza tenere in conto quelli dei palestinesi. Questi vennero rinchiusi in campi profughi vergognosi, tuttora mantenuti attivi in funzione anti-israeliana per volere dell'UNWRA. HAMAS HA IN MANO LA TERRA. Ma Hamas non rappresenta il risultato della volontà del popolo sovrano, come dice lei stesso? O è l'una, o è l'altra. HAMAS BATTEZZATO TERRORISTA. Come considera lei chi, apertamente, dichiara di fare attentati anche contro i civili, che d'altronde bombarda anche con migliaia di missili? I kamikaze, appoggiati da Hanyeh, non sono forse dei terroristi? FEUDATARI. Non sarebbe corretto indicare al povero lettore a chi lei si riferisce? O ha forse paura delle conseguenze, anche sul piano personale, normali per chi critica certi personaggi? ISRAELE HA LASCIATO PREDARE DA HAMAS LA POVERA SOVRAFFOLLATA GAZA. Ma Hamas non aveva vinto le elezioni alla grande? E proprio a Gaza? E allora come spiega che il vincitore delle elezioni diventa un predone? O anche lei ha capito di quale stoffa sono fatti, e allora dovrebbe scriverlo, LA GABBIA DI GAZA, DELLA QUALE ISRAELE CONSERVA LE CHIAVI. Perchè non vuole spiegare che, magari dicendo "come afferma il primo ministro Olmert", gli israeliani si difendono dai terroristi? Il tutto è strettamente correlato. I PALESTINESI SORVEGLIATI SPECIALI. Ma ha mai provato lei a parlare con qualche uomo della strada, con qualche commerciante palestinese? Sono, in assoluto, gli arabi con le maggiori libertà fra tutti quelli che abitano nel medio oriente. E ne sono coscienti. E lei li chiama CITTADINI SUI GENERIS! IL SOSPETTO SEMBRA TRASMETTERSI PER VIA GENETICA. No, neanche questo non lo si può dire, dopo essere stati in quelle terre, ed essersi guardati intorno. Non si può parlare di trasmissione per via genetica, se si devono ammaestrare i bambini già coi cartoni animati, fin dalla prima infanzia. Se fosse vera la sua affermazione, non ce ne sarebbe bisogno. E trova forse dell’odio parlando con la maggioranza della popolazione ebraica? Suvvia, siamo seri! ISRASTINA. Ma no, non è un INCUBO per la maggioranza degli israeliani. E' semplicemente una cosa contraria alle decisioni dell'ONU. E, tranne pochi estremisti, religiosi o dell'ultra sinistra, nessuno, in Israele, la prende neanche in considerazione. E mi vuole spiegare quale cittadino, di quale stato, dovrebbe soffrire di un tale incubo? CONSEGNARSI AGLI OCCUPANTI. ECCO LA VERA BOMBA. Ma quando mai Israele accetterebbe una simile BOMBA ATOMICA? E' meglio pensare a difendersi dalle vere minacce atomiche, iraniane o siriane, e non c'è bisogno di mettere in giro storielle che non hanno nessun valore politico o storico. Storielle che sono solo il frutto della fantasia di pochi. PIANO DALET DEL 48. Ecco un'altra bella storiella. Peccato che tale piano non sia mai esistito. PIANO DI GINEVRA. Ma non si accorge che si contraddice già nella frase successiva, quando parla di Palestina da considerare per Israele sua prima sfera di influenza. Gli accordi si fanno fra popoli sovrani, in grado poi di farli rispettare dai propri cittadini. E tutto questo mancava a chi si mise d'accordo, in qualche modo astratto, a Ginevra. Vede, se lei va a parlare col Presidente appena eletto, o col primo ministro, o coi ministri degli esteri o della difesa, o coi suoi colleghi del Jerusalem Post o di Haaretz, si accorgerà che nessuno di loro vuole dominare i palestinesi, ma tutti vogliono solo vivere in pace. Semplicemente non vogliono soccombere. Come invece vorrebbero troppi dei capi e dei commentatori palestinesi. Ma tutto questo non traspare mai dai suoi articoli; lei preferisce parlare di odio, che in realtà vi è da una parte sola. Lei invita AD ASCOLTARSI E A CAPIRSI, e non riconosce che sono solo gli israeliani che non sono apertamente accettati; e non soltanto dai palestinesi, ma neanche dagli egiziani che, nonostante un trattato di pace, non ammettono nemmeno che un arabo possa lavorare , magari anche solo in un film, con un ebreo. Quante cose lei, Lucio Caracciolo, non vuole vedere, non vuole sentire, non vuole scrivere! Ma così facendo non dà certo nessun aiuto a quel popolo che lei vorrebbe evidentemente aiutare. E invece aiuta solo a far crescere quell'antisemitismo, mai debellato. Emanuel Segre Amar