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Perchè la Palestina 03/10/2007
Una lettera inviata Lucio Caracciolo sull'articolo che Informazione Corretta ha recensito qui

Ho letto il suo articolo "L'impossibile indipendenza della Palestina", e le
faccio pervenire le mie osservazioni per farle osservare che, a fronte di
affermazioni tanto perentorie, si può sempre vedere diversamente una realtà
che, se fosse così semplice, avrebbe già trovato una sua soluzione. Credo
che sarebbe doveroso, da parte di un osservatore attento, indicare tutti gli
aspetti di questa realtà per dare una completa informazione al proprio
lettore.
LA PALESTINA NON ESISTE PERCHE' NON HA NE' LA TERRA NE' UN POPOLO SOVRANO.
In effetti la terra ce l'ha dal 1947 (decisione ONU), il popolo non è
sovrano da quella data perché diversa fu, fin da subito, la volontà delle
potenze arabe che scatenarono tante guerre in nome dei loro interessi, senza
tenere in conto quelli dei palestinesi. Questi vennero rinchiusi in campi profughi
vergognosi, tuttora mantenuti attivi in funzione anti-israeliana per volere dell'UNWRA.
HAMAS HA IN MANO LA TERRA.
Ma Hamas non rappresenta il risultato della volontà del popolo sovrano, come
dice lei stesso? O è l'una, o è l'altra.
HAMAS BATTEZZATO TERRORISTA.
Come considera lei chi, apertamente, dichiara di fare attentati anche contro
i civili, che d'altronde bombarda anche con migliaia di missili? I kamikaze,
appoggiati da Hanyeh, non sono forse dei terroristi?
FEUDATARI.
Non sarebbe corretto indicare al povero lettore a chi lei si riferisce? O ha
forse paura delle conseguenze, anche sul piano personale, normali per chi
critica certi personaggi?
ISRAELE HA LASCIATO PREDARE DA HAMAS LA POVERA SOVRAFFOLLATA GAZA.
Ma Hamas non aveva vinto le elezioni alla grande? E proprio a Gaza? E allora
come spiega che il vincitore delle elezioni diventa un predone? O anche lei
ha capito di quale stoffa sono fatti, e allora dovrebbe scriverlo,
LA GABBIA DI GAZA, DELLA QUALE ISRAELE CONSERVA LE CHIAVI.
Perchè non vuole spiegare che, magari dicendo "come afferma il primo
ministro Olmert", gli israeliani si difendono dai terroristi? Il tutto è
strettamente correlato.
I PALESTINESI SORVEGLIATI SPECIALI.
Ma ha mai provato lei a parlare con qualche uomo della strada, con qualche
commerciante palestinese? Sono, in assoluto, gli arabi con le maggiori
libertà fra tutti quelli che abitano nel medio oriente. E ne sono coscienti. E lei
li chiama CITTADINI SUI GENERIS!
IL SOSPETTO SEMBRA TRASMETTERSI PER VIA GENETICA.
No, neanche questo non lo si può dire, dopo essere stati in quelle terre, ed
essersi guardati intorno. Non si può parlare di trasmissione per via
genetica, se si devono ammaestrare i bambini già coi cartoni animati, fin
dalla prima infanzia. Se fosse vera la sua affermazione, non ce ne sarebbe
bisogno. E trova forse dell’odio parlando con la maggioranza della popolazione
ebraica? Suvvia, siamo seri!
ISRASTINA.
Ma no, non è un INCUBO per la maggioranza degli israeliani. E' semplicemente
una cosa contraria alle decisioni dell'ONU. E, tranne pochi estremisti,
religiosi o dell'ultra sinistra, nessuno, in Israele, la prende neanche in
considerazione. E mi vuole spiegare quale cittadino, di quale stato,
dovrebbe soffrire di un tale incubo?
CONSEGNARSI AGLI OCCUPANTI. ECCO LA VERA BOMBA.
Ma quando mai Israele accetterebbe una simile BOMBA ATOMICA? E' meglio
pensare a difendersi dalle vere minacce atomiche, iraniane o siriane, e non
c'è bisogno di mettere in giro storielle che non hanno nessun valore
politico o storico. Storielle che sono solo il frutto della fantasia di
pochi.
PIANO DALET DEL 48.
Ecco un'altra bella storiella. Peccato che tale piano non sia mai esistito.
PIANO DI GINEVRA.
Ma non si accorge che si contraddice già nella frase successiva, quando
parla di Palestina da considerare per Israele sua prima sfera di influenza.
Gli accordi si fanno fra popoli sovrani, in grado poi di farli rispettare
dai propri cittadini. E tutto questo mancava a chi si mise d'accordo, in
qualche modo astratto, a Ginevra.
Vede, se lei va a parlare col Presidente appena eletto, o col primo
ministro, o coi ministri degli esteri o della difesa, o coi suoi colleghi
del Jerusalem Post o di Haaretz, si accorgerà che nessuno di loro vuole
dominare i palestinesi, ma tutti vogliono solo vivere in pace. Semplicemente
non vogliono soccombere. Come invece vorrebbero troppi dei capi e dei
commentatori palestinesi.
Ma tutto questo non traspare mai dai suoi articoli; lei preferisce parlare
di odio, che in realtà vi è da una parte sola. Lei invita AD ASCOLTARSI E A
CAPIRSI, e non riconosce che sono solo gli israeliani che non sono
apertamente accettati; e non soltanto dai palestinesi, ma neanche dagli
egiziani che, nonostante un trattato di pace, non ammettono nemmeno che un
arabo possa lavorare , magari anche solo in un film, con un ebreo.
Quante cose lei, Lucio Caracciolo, non vuole vedere, non vuole sentire, non
vuole scrivere! Ma così facendo non dà certo nessun aiuto a quel popolo che
lei vorrebbe evidentemente aiutare. E invece aiuta solo a far crescere
quell'antisemitismo, mai debellato.
Emanuel Segre Amar

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