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Bollinger e Ahhmadinejad 02/10/2007

Ho letto con interesse l'articolo di Giorgio Israel a proposito dello show dell'ineffabile Ahmadinejad alla Columbia University. Neanche  a me è piaciuto il c.d. Presidente, Lee Bollinger. Perché "c.d."? Chi conosce, anche solo un poco, il mondo universitario sa che il Presidente di un'Università americana, non è come il nostro Rettore (che è un docente, magari illustre, non tenuto, necessariamente, a "costruire" la politica economica dell'Ateneo ). il Presidente è un manager, uno che cerca, che deve trovare, i fondi, i finanziamenti. A questo obiettivo subordina inviti e scelte; dirige, orienta. Il modello venduto, urbi e orbi , della Columbia è quello di un Ateneo aperto, democratico, che non teme di fronteggiare perfino chi, in teoria, è lontano, è antidemocratico. In realtà è tutto un bluff: Il Prof  Israel ritiene che un Olmert o un Netanyhau non verrebbero mai invitati: ha ragione. Pare sia stato inoltrato un invito al Prof. Odifreddi; bene. Verrebbero mai chiamati, che so, i Proff. Galli della Loggia o Panebianco? Nutro seri dubbi!

E' chiamato solo chi è ideologicamente contiguo; un po' come, specie una volta (ma ancora oggi, al di là di quel che si dice),  quando nelle famiglie "bene" il rampollo -o la rampolla- giungeva in età di matrimonio,  gli/le si trovava qualcuno socialmente (e finanziariamente) compatibile. Gli altri, fuori della porta. Salvo, poi, i capifamiglia, dilungarsi su quanto sia bello ed edificante un matrimonio d'amore!

Nel nostro caso, la situazione è la stessa.

La, si fa per dire, buonanima del Prof. Said , quando rifiutò gli accordi di Oslo, come qualcosa di vergognoso, e fece fagotto, da chi fu accolto a braccia aperte? Chi celebrò questo "fanatico propagandista" (come lo definisce con la consueta, severa esattezza il Prof. Israel) e lo fece conoscere al mondo intero quale coscienza del popolo palestinese, del quale inventò il mito, copiandolo di sana pianta dalla storia ebraica? E Said è una sirena ammaliatrice, capace di imbonire persone in perfetta buonafede, colte, catturate dai suoi argomenti incantatori e dal suo stile pieno di suggestione. Lo so per esperienza personale.

                                     Mara Marantonio Bernardini (Bologna)


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