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La Stampa Rassegna Stampa
15.09.2007 Come si inventa un passato che non c'è
Lo fa Francesca Paci nel suo Blog

Testata: La Stampa
Data: 15 settembre 2007
Pagina: 0
Autore: Francesca Paci
Titolo: «"L'antico e raffinato popolo dei palestinesi"»

Dal Blog di Francesca Paci, corrispondente da Gerusalemme de LA STAMPA, riprendiamo questo pezzo che ha dell'incredibile. All'inizio le nostro osservazioni, a seguire il testo completo.

1 ) La letteratura popolare israeliana vuole che i palestinesi non fossero un vero e proprio popolo prima della nascita dello Stato d'Israele: scrive la Paci. Ma quale letteratura popolare, basta la semplice constatazione da parte di chi conosce la storia.Persino l'origine dei filistei (gli attuali palestinesi) è egea.

2 ) sarebbe stato proprio lo scontro con i pionieri dei primi kibbutzim a dare consapevolezza identitaria a una popolazione di pastori e contadini all'epoca abbastanza rozzi. Ma signora Paci, si informi, quella che lei chiama consapevolezza identitaria si è formata a metà anni sessanta del secolo scorso, prima la parola Stato non era mai entrata nel vocabolario palestinese.

3 ) che poi i filistei avesssero le loro ricette, lo stile della pittura, l'abilità artigianale cosa c'entra con la storia della regione ? tutte le popolazioni hanno ricette,pittura e abilità artigianale, non per questo creano uno Stato, non crede ?

4 ) non si inventi nessuna scoperta archeologica stravolgente. Israele e archeologia sono una cosa sola, ogni giorno dagli scavi escono reperti nuovi che aggiungono nuovi elementi alla storia ebraica della regione. E'ovvio che ne scaturiscano anche reperti di altre popolazioni, gli archeologi scavano, scoprono e catalogano. tutto qui. Li lasci lavorare tranquilli, per favore!

 

"L'antico e raffinato popolo dei palestinesi"

Un archeologo israeliano ha scoperto preziosi manufatti appartenenti ai filistei, i progenitori degli abitanti di Gaza e Cisgiordania

La letteratura popolare israeliana vuole che i palestinesi non fossero un vero e proprio popolo prima della nascita dello Stato d'Israele: sarebbe stato proprio lo scontro con i pionieri dei primi kibbutzim a dare consapevolezza identitaria a una popolazione di pastori e contadini all'epoca abbastanza rozzi. Secondo la Bibbia i filistei, gli antenati dei palestinesi nel regno del re David, erano genti "non circoncise", non civilizzate, nemici giurati degli ebrei che abitavano la zona. E molti studiosi identificano con i filistei i progenitori degli attuali palestinesi. Oggi, la scoperta di un'archeologo israeliano, il professor Aren Maeir, responsabile del dipartimento di Storia antica dell'università di Bar Ilan, rovescia il cliché e fa discutere parecchio: i filistei non erano affatto naiv ma raffinari al punto da essere talvolta "imitati" dagli ebrei. Il professor Maeir, che in uno scavo nel nord d'Israele ha appena ritrovato ceramiche e terracotte appartenti ai filistei, sostiene che fossero "più sofisticati e sviluppati dei contemporanei cananei e soprattutto dei progenitori degli israeliani, i quali talvolta copiavano le loro ricette, lo stile della pittura, l'abilità artigianale". C'era uno scambio culturale insomma, c'era un incontro. Tanto che, spiega ancora Maeir, "Sansone combattà duramente i filistei ma per ben due volte sposò vedove filistee".

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