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L'Opinione Rassegna Stampa
07.09.2007 Torna la vergogna di Durban
il Simon Wiesenthal Center lancia un appello per bloccare i finanziamenti

Testata: L'Opinione
Data: 07 settembre 2007
Pagina: 1
Autore: Giorgio De Neri
Titolo: «Un appello contro Durban 2 “la vendetta”»
Da L'OPINIONE del 7 settembre 2007:

Ricordate la vergogna di Durban nel 2001 quando le Ong amiche dei terroristi e gli stati canaglia mondiali ordirono una macchinazione infame ai danni di Israele in una insulsa conferenza sul razzismo che mise lo stato ebraico sul banco degli imputati?
Bene oggi la storia si sta ripetendo, e putroppo non in forma di farsa ma di tragedia. E così l'Onu, dopo Durban sta mettendo in piedi Durban 2. La vendetta. Piccolo particolare: qualcuno ricorderà almeno che due settimane dopo la fine di Durban un certo Osama Bin Laden scatenò l'inferno dell'11 settembre a New York? Ebbene, almeno per evitare anche questa ripetizione storica, ieri il Simon Wiesenthal Center ha mandato un appello siglato da migliaia di persone alle Nazioni Unite perchè neghino i finanziamenti a Durban 2, cioè alla conferenza bis sul razzismo che vorrebbe mettere di nuovo Israele alla sbarra per presunte torture al popolo palestinese. Che nel frattempo si tortura da solo visto che si è diviso in due, tra terroristi e persone ragionevoli.

Tanto per capirci in questa pagliacciata la presidenza del comitato organizzatore è stata già data alla Libia. Paese che recentemente si è distinto per avere torturato le infermiere bulgare e un medico palestinese, accusati di avere propagato l'Aids che è invece un'emergenza nazionale a causa della malasanità di Gheddafi. Il medico Ashraf al Ahjouy recentemente ha spiegato ad Al Jazeera in cosa consistessero queste torture: "per i primi dieci mesi ci hanno torturato con l'elettricità, con le botte e la deprivazione di cibo e sonno. A me hanno detto che mi avrebbero violentato. Più precisamente dicevano che mi avrebbe violentato un loro cane. Dicevano infatti che mentre in Egitto i prigionieri li fanno sodomizzare dalle scimmie loro preferivano usare i cani...". Altri membri del comitato sono paesi come Cuba, Iran e Pakistan che fanno anche parte della Commissione dei Diritti Umani. La nuova ridicola versione di un organismo da cui persino le Nazioni Unite sono costrette a prendere le distanze quasi quotidianamente.

Nell'ordine dei lavori di Durban 2 si deve discutere una mozione dell'Egitto, che, in rappresentanza delle Nazioni africane, lamenta la “continua occupazione israeliana dei Territori Palestinesi” (non accorgendosi che nel frattempo Hamas ha fatto un colpo di Stato a Gaza) e persino l’offesa a milioni di musulmani per le ridicole vignette danesi. Il Pakistan, con i problemi di ordine pubblico che si ritrova, tipo avere Al Qaeda dentro casa ed essere sull'orlo di una sollevazione insurrezionale islamista, a nome dell’Organizzazione della Conferenza Islamica, ha esortato gli stati che vogliono mettere in piedi Durban 2 a “focalizzare l’attenzione sulla tragedia continua del popolo Palestinese” e ha anche accusato il mondo occidentale di promuovere una campagna diffamatoria nei confronti del mondo musulmano. Nonché del progetto Durban 2. Intanto, mentre il Swc, ha mandato questa petizione all'Onu, il Parlamento Europeo ha avuto il coraggio di ospitare a Bruxelles, sempre organizzata dall’Onu e dal “Comitato per l’Esercizio dei diritti inalienabili del Popolo Palestinese” (presieduto dal Senegal e costituito dai Paesi musulmani), una “Conferenza internazionale della Società Civile in supporto alla Pace israelo-palestinese” che ha visto riunite diverse Nazioni e Ong.

Gli italiani che volessero sapere di cosa si è amabilmente parlato in quel consesso dovrebbero riprendersi gli articoli e le corrispondenze di Hillel Neuer sul Boston Globe: “Da una parte i palestinesi erano rappresentati da personaggi quali Raji Sourani che definisce gli attacchi di Hamas ‘resistenza’ e Jamal Juma che afferma che Israele è uno ‘Stato di apartheid coloniale e razzista’ e dall’altra sono stati invitati degli Israeliani, quali per esempio Michel Warschawski, che confermano le tesi palestinesi violentemente antisioniste e antisemite, sostenendo per esempio, come fa Nurit Peled-Elhanan ‘che la mente degli Ebrei (sic!) escogita i modi più creativi per devastare, distruggere e demolire questo paese’. Sono Israeliani questi che si possono definire tali soltanto perché ne hanno la cittadinanza, ma certamente non rappresentano in realtà la maggioranza dei loro concittadini”.
Insomma i no global e i fiancheggiatori del terrorismo islamico in seno all'Onu ci stanno provando di nuovo e per ora c'è solo il Simon Wiesenthal center a tentare di impedire di finanziare con soldi del contribuente planetario queste schifezze. Ci sarà qualcuno che si sveglierà prima di un secondo 11 settembre?

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