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Agenzia Radicale Rassegna Stampa
01.09.2007 Una leva speciale per i divi dello spettacolo
che in Israele tendono ad evitare il servizio militare

Testata: Agenzia Radicale
Data: 01 settembre 2007
Pagina: 1
Autore: Elena Lattes
Titolo: «In Israele una Leva speciale per i vip»
Da AGENZIA RADICALE, un articolo di Elena Lattes:

Per un Paese, come Israele, che vive da sessant’anni sotto costante minaccia di annientamento da parte dei suoi vicini, il servizio militare obbligatorio per uomini e donne è sempre stato un elemento indispensabile per la difesa dello Stato e formativo ed essenziale per ogni cittadino maggiorenne.
Recentemente, però, da un sondaggio è risultato che un quarto dei giovani israeliani si sottrae alla leva, molti facendosi passare per religiosi (gli ortodossi, infatti sono esentati) o per mentalmente infermi.

L’esercito, quindi, allarmato, visti gli enormi pericoli in cui il Paese e i cittadini possono incorrere, ha cominciato a cercare soluzioni, alternando il bastone alla carota. Così, se da una parte i vertici hanno invitato organizzazioni pubbliche e municipalità a cancellare o non ospitare le performances delle celebrità, dall’altra stanno ora progettando di iniziare un programma speciale per vip, che permetterà loro di svolgere un servizio militare facilitato, in modo che possano continuare nella loro carriera, così come già da tempo atleti e musicisti, riconosciuti particolarmente dotati di talento, hanno l’opportunità di non interrompere le loro esercitazioni artistiche.

Uno dei maggiori problemi identificati, infatti, è che proprio i divi che evitano la leva costituiscono un modello per i loro coetanei. “I diciottenni all’apice della loro carriera possono contribuire senza dover abbandonare la loro attività e noi li dobbiamo aiutare, proprio come abbiamo fatto con gli artisti e gli atleti.” Spiega un ufficiale della Direzione del Personale.

Al reparto speciale potranno accedere modelle, presentatori televisivi e attori di soap opera. Ogni caso verrà esaminato individualmente, il numero di accessi sarà limitato e coloro che non accetteranno questo programma dovranno svolgere il loro servizio regolarmente. I soldati vip potranno esibirsi davanti ai loro compagni di leva e saranno loro dati tutti i giorni di licenza necessari per proseguire la loro carriera.

Israele è un Paese particolare, come osservava lo scrittore Ephraim Kishon, dove i figli insegnano la lingua ai genitori e i genitori spesso seppelliscono i figli. Ma anche il Paese dove ogni soldato è un essere umano e ogni essere umano è un soldato. Visti i risultati del sondaggio quest’ultimo assioma sembra non corrispondere più alla realtà. Forse, però, si potrà presto cambiare in “ogni vip è un soldato”.

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agenziaradicale@inwind.it

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