Kermesse di odio antisionista finanziata dall'Onu e ospitata dal Parlamento europeo
Testata: Libero Data: 01 settembre 2007 Pagina: 16 Autore: Emanuele Ottolenghi Titolo: «L'Onu paga e Bruxelles ospita la propaganda dei nemici di Israele»
Da LIBERO del 1 settembre 2007:
Il Parlamento europeo ha ospitato, il 30 e 31 agosto, una conferenza del Comitato delle Nazioni Unite per l'Esercizio dei Diritti Inalienabili del Popolo Palestinese (CEIRPP). Secondo fonti del Parlamento, non c'è stata né sponsorizzazione né copertura dei costi, e il futuristico palazzo brussellese ha solo offerto una sala conferenze per la due giorni filo palestinese. Ma il Parlamento non è un centro convegni; in passato, ha bocciato simili iniziative per la loro natura altamente partigiana - per esempio declinò di ospitare un convegno sul genocidio armeno per non compromettere i suoi rapporti con la Turchia. Anche se a pagare sarà l'Onu alla fine, l'autorizzazione arriva dalla conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari. Il titolo della conferenza del resto si presta alla benedizione istituzionale, visto l'accento sul dialogo e riconciliazione tra società civile e parlamentari. Ma ci sono troppe cose storte nella sostanza dell'evento che indicano come in realtà si tratti della solita operazione stalinista di manifattura del consenso e non un'occasione per un confronto equilibrato tra diverse opinioni con lo scopo di favorire il dialogo e promuovere l'obbiettivo, condiviso dall'Unione Europea, di una pace tra due stati nazionali, uno per gli ebrei e uno per i palestinesi. Il CEIRPP ha una storia partigiana. Fu creato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 9 novembre 1975 (l'anniversario della Notte dei Cristalli), lo stesso giorno in cui l'Assemblea votava l'infame risoluzione 3379 che paragonava il sionismo al razzismo. In questo senso, il CEIRPP, con la sua retorica terzomondistica e la sua membership di 22 paesi membri, tra cui la Bielorussia, Cuba, l'Indonesia e la Tunisia, è un'eredità obsoleta e costosa della guerra fredda. Ma mentre la risoluzione 3379 fu abrogata nel 1991, il CEIRPP continua a esistere e a promuovere un'agenda politica che non mira alla pace tra due popoli ma al trionfo delle rivendicazioni palestinesi contro i diritti israeliani, ma semina zizzania diffondendo un messaggio anti-israeliano a spese dell'Onu. In un "piano d'azione" approvato da una simile conferenza a settembre dell'anno scorso, per esempio, il CEIRPP invitava al boicottaggio d'Israele, al ritiro d'investimenti in compagnie israeliane, e in genere a sanzioni contro lo stato ebraico. Il CEIRPP è schierato insomma e le sue attività contraddicono gli scopi dichiarati dell'Onu in tema di conflitto mediorientale. A coordinare l'evento ci sono vari gruppi filopalestinesi, come il Collettivo svizzero Urgence Palestine, la Palestine Solidarity Campaign e il Consiglio per la promozione del dialogo arabobritannico - tutte organizzazioni radicali antisioniste e pro-palestinesi. Tra gli speakers di parte israeliana ci sono solo persone con un comprovato record di odio per il proprio paese e le proprie origini una vecchia tecnica stalinista di dimostrata efficacia propagandistica. L'unica parlamentare israeliana invitata è una socialista cristiana palestinese - legittima, ma non certo rappresentativa. L'esito non sorprenderà dunque, ma non farà altro che infangare il nome dell'istituzione che ha accettato di ospitare l'iniziativa. Persino l'ex segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, aveva criticato di recente questo tipo d'attività, quando il 12 dicembre scorso aveva detto al Consiglio di Sicurezza che «alcuni proveranno soddisfazione a passare ripetutamente delle risoluzioni nell'Assemblea Generale o a organizzare conferenze che condannano la condotta israeliana. Ma ci si dovrebbe chiedere se tali misure offrono concreto sollievo ai palestinesi. Ci sono decenni di risoluzioni. C'è stata una proliferazione di commissioni, sessioni, divisioni del segretariato e unità. Ma nulla di tutto questo ha mai avuto alcun effetto sulle politiche israeliane, salvo che rafforzare l'opinione in Israele e tra molti suoi sostenitori che questa grande organizzazione è troppo di parte per potersi permettere un ruolo significativo nel processo di pace?». Ce lo chiediamo ora con riguardo all'Europa, con grande rincrescimento per le attività promosse dal parlamento europeo, che per due giorni ha dato spazio alla solita kermesse di odio antisionista. Lo spiraglio di speranze in Medio Oriente e il ruolo costruttivo assunto dall'Europa in molte aree di crisi di quella regione non beneficia da queste futili attività. Alcuni estremisti eletti al parlamento europeo hanno voluto ciononostante dar spazio alla retorica antisionista del CEIRPP, invece che promuovere in maniera genuina, il dialogo e la pace. Il risultato sarà di danneggiare la reputazione del Parlamento europeo, per non parlare della causa della pace, che nulla guadagnerà da tale evento.
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