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La Repubblica Rassegna Stampa
29.08.2007 L'Europa finanzierà una scuola dell'emittente antisemita Radio Maryja ?
lo ha chiesto il governo polacco

Testata: La Repubblica
Data: 29 agosto 2007
Pagina: 25
Autore: Alberto D'Argenio - Andrea Tarquini
Titolo: «Varsavia: soldi Ue a Radio Maryja»
Da La REPUBBLICA del 29 agosto 2007:

La Polonia nazionalpopulista ed euroscettica dei gemelli Kaczynski continua a creare problemi all´Europa. L´ultimo caso è la richiesta di destinare fondi dell´Unione europea per l´istruzione e la ricerca a una scuola di proprietà di Radio Maryja, l´emittente cattolica accusata di integralismo e antisemitismo e sconfessata dalla Santa Sede, ma vicinissima al governo. Lo scoop è di Gazeta Wyborcza, il quotidiano fondato durante la rivoluzione democratica dal padre del dissenso Adam Michnik. Le autorità di Varsavia, in risposta a un bando della Ue per beneficiare di finanziamenti europei, hanno preparato una lista, seppure non ancora definitiva, di scuole superiori, università, istituti di ricerca per cui chiedono finanziamenti. Tra queste c´è la scuola superiore di media, ingegneria e informatica creata da padre Tadeusz Rydzyk, fondatore e capo indiscusso di Radio Maryja. Il finanzimento richiesto è di ben 15,3 milioni di euro.
Finanziare un istituto controllato da un´emittente accusata di antisemitismo e di varie campagne d´intolleranza contro gay, opposizione, non credenti e qualsiasi altro possibile «nemico della nazione»? Per la Ue sarebbe troppo imbarazzante. La portavoce della Commissione, Katharina von Schnurbein, ha precisato che non è stata presa ancora nessuna decisione. Che quindi Radio Maryja non ha ricevuto ancora un centesimo dei soldi richiesti. La lista del governo polacco non è ancora definitiva: Varsavia deve specificare programmi settoriali e progetti.
La procedura, ha continuato Frau von Schnurbein, è la seguente: quando la lista definitiva arriva a Bruxelles, la Commissione la firma. Da parte della Ue non esistono controlli "ex ante", ma comunque, subito dopo il finanziamento, scattano controlli e verifiche "ex post". La Commissione avrà quindi il diritto di bloccare il finanziamento, o di chiedere alla Polonia la restituzione della somma, se ad esempio si accerta che i fondi finiranno in mano a organizzazioni non in regola con le norme europee anti-discriminazione. In ogni caso, si va verso tempi molto lunghi.
Radio Maryja insomma non è certa di intascare i soldi dei contribuenti europei per le sue campagne. Ma colpisce che il governo polacco abbia avuto tanta premura di chiedere alla Ue finanziamenti per una scuola che è agli ultimi posti (65ma su 70) nella graduatoria di qualità degli istituti privati del paese. Forse pesa la campagna elettorale di fatto già in corso per le elezioni politiche previste per fine ottobre o inizio novembre: Radio Maryja ha sempre sostenuto a spada tratta il partito "Legge e Giustizia" dei gemelli Lech e Jaroslaw Kaczynski, presidente e premier, e i loro alleati ultrà. Presto ci sarà di nuovo bisogno del suo aiuto.

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