Una lettera inviata alla STAMPA. L'articolo a cui si riferisce si trova a questo link:
http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=6&sez=110&id=21740
Ermanno Bencivenga ha preso fischi per fiaschi, pur essendo un docente universitario. D'altro canto tale qualifica non gli dà, ex sese, l'onniscienza.
Pertanto deve fare ricerca. Ma la ricerca deve essere "sine ira et studio", senza idee preconcette o prese di parte. Ma soprattutto la riceca deve mirare alla verità e non alla menzogna, non alla partigianeria, non alla politica.
Perché caro professore, "qui bene distinguit, bene docet". Questo vecchio adagio vale sempre. Certo, come qualsiasi cittadino, anche un professore universitario può fare politica. Ma non dall'alto della sua cattedra, non avvalendosi del suo titolo professionale.
Peraltro un professore come Churchill disonora i suoi colleghi, perché non si devono spacciare come verità storiche, dei dati falsi. A meno che
la Commissione
non abbia sbagliato.
In ogni caso, qualora la commissione avesse anche sbagliato, non si può fare di ogni erba un fascio.
E siccome il professore critica gli Stati Uniti che esportano "la democrazia a destra e a manca", abbia il coraggio di dire se preferiva vivere sotto il regime fascista o nazista, visto che gli U.S.A. ci hanno restituito la democrazia.
Nonostante il prof. Bencivenga.
lettera firmata