"Libertà accademica" e "non conformismo" nel loro nome Ermano Bencivenga difende chi insulta le vittime dell'11 settembre
Testata: La Stampa Data: 27 agosto 2007 Pagina: 29 Autore: Ermano Bencivenga Titolo: «Università americane, se non ti allinei perdi il posto»
La "libertà accademica", nell'interpretazione di Ermano Bencivenga, prevedel'inamovibilità di professori che nei loro studi includono dati falsi. D'altro canto, definire "piccoli Eichmann", le vittime dell'11 settembre significa soltanto, secondo Benivenga avere idee "non abbastanza conformiste o patriottiche".
Questo si evince da un articolo in difesa di Ward Churchill, propagandista dell'odio antiamericano ed ex professore all'Università del Colorado.
Ecco il testo:
Nel settembre 2001, dopo l'attacco alle Torri Gemelle, Ward Churchill, professore all'Università del Colorado, di sangue Cherokee e attivista politico, scrive un saggio in cui sostiene che l'imperialismo americano ha causato l'attacco e paragona alcune delle vittime a «piccoli Eichmann» complici dei genocidi che, a suo parere, gli Stati Uniti continuano a perpetrare in giro per il mondo. Tre anni dopo Churchill è invitato a parlare a Hamilton College, nello stato di New York, e qualcuno dissotterra il suo saggio. Apriti cielo! Il governatore del Colorado chiede che venga licenziato e il rettore dell'università è d'accordo. C'è un problema: Churchill è di ruolo, ha la mitica tenure che gli garantisce l'illicenziabilità. Ma il rettore non si scoraggia e nomina una commissione che, dopo una lunga e accurata indagine, scopre, fra le oltre cento pubblicazioni di Churchill, sei casi di condotta inappropriata per uno studioso, del genere: parlando dell'epidemia di vaiolo provocata fra gli indiani dai bianchi nel 1837, non ha dimostrato che le coperte infette venivano da un'infermeria, i morti erano stati 300 mila e non 400 mila... Sulla base di queste prove, i Reggenti dell'Università del Colorado, il 24 luglio scorso, votano 8 a 1 in favore del licenziamento di Churchill. Il quale promette (siamo in America, dopo tutto) che farà causa. Per chi come me insegna all'università, l'evento dà origine a naturali sudori freddi. Chissà che cosa troverebbe una commissione così pedante nei miei lavori?, viene da pensare. Ma, in termini meno personali, è anche occasione per riflettere su corsi e ricorsi storici. La tenure fu istituita per la pressione esercitata dall'American Association of University Professors, fondata nel 1915 da Arthur Lovejoy e John Dewey, che ne fu il primo presidente. Il suo scopo era proteggere la libertà accademica dei docenti, che prima potevano essere licenziati se gli amministratori non trovavano le loro idee abbastanza conformiste o patriottiche. Dopo quasi un secolo siamo tornati indietro, ma con una buona dose d'ipocrisia supplementare: la libertà accademica è salva, per carità; solo che, se non farai il bravo, verrai sottoposto a un esame cui non sopravviverebbe neanche un premio Nobel. Capito, ragazzi, che aria tira nel Paese che sta esportando democrazia a destra e a manca?
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