A 11 anni conduttrice della televisione dell'odio quella di Hamas
Testata: La Repubblica Data: 27 agosto 2007 Pagina: 24 Autore: Marco Ansaldo Titolo: «"Da grande sarò martire o dottore" ecco Saraa, bimba star di Hamas tv»
Da La REPUBBLICA del 27 agosto 2007:
GERUSALEMME - «Cari bambini, continuate a combattere contro lo Stato sionista. E la sera, prima di andare a dormire, mi raccomando, lavatevi sempre i denti! Ciao a tutti dalla vostra Saraa. Evviva». Battono tutti le mani i piccoli della Striscia di Gaza. Quando c´è lei, la giovane amica che li saluta ogni pomeriggio dagli schermi della televisione, non si perdono una puntata. Del resto Saraa è poco più grande di loro. A soli 11 anni è già una star. Anzi, la stella che in termini di ascolto, pubblicità e profitti, porta nelle finanze sempre più floride di Hamas Tv, l´emittente leader della Striscia di Gaza, più incassi dei conduttori adulti. Non solo. Saraa Barhoun è ormai il canale privilegiato attraverso cui il movimento leader dell´enclave palestinese invia ai giovani adepti messaggi di carattere politico e religioso. L´abitino rosa, una camicetta bianca ben chiusa e il classico velo che molte scolarette palestinesi indossano ormai non solo a Gaza ma anche a Gerusalemme o in Cisgiordania, la star bambina è una presenza fissa dei teleschermi, conosciuta e adorata da tutti coloro che per due anni ne hanno ascoltato la voce a Radio Hamas. Ora che è stata promossa al grande schermo, i giornali e i negozi la mostrano in posa con gli altri due conduttori del programma, la vespona Haloul e il topolone Farfour, che non manca mai di invocare la violenza contro Israele, mai chiamato con il suo nome ma come «l´entità sionista». La scorsa settimana i piccoli dell´asilo e delle elementari, dopo aver acquistato nelle cartolerie la matite e i quaderni dedicate ai loro idoli, non hanno potuto far altro che sintonizzarsi su Hamas Tv, visto che i canali satellitari sono saltati uno dietro l´altro per i frequenti tagli di elettricità. Perché la giovane Saraa ha indubbie doti da star televisiva. La sua parlantina in arabo è di molto superiore all´eloquio normalmente usato dai ragazzini della stessa età. Suo padre insegna religione, e lei sembra averne tratto profitto. Considera il suo ruolo come doppiamente importante, per aiutare l´Occidente a capire l´Islam ed essere un modello per la gioventù palestinese. «Mi piace dire a tutti quanti - dice con la sua vocina fluida - che l´Islam è molto semplice. E se qualcuno in Occidente vuole convertirsi si troverà subito a suo agio. Voglio spiegare a tutto il mondo che qui non siamo né terroristi né i loro nemici». Da casa i bambini si collegano in studio e lei dialoga con ciascuno, discutendo di politica e di buone maniere. «Se non fossi quello che sono - ha detto l´altro giorno a un giovane amico, facendo inorridire persino la propria madre che le sedeva accanto - vorrei essere un dottore, oppure un martire. Sì, noi amiamo la vita, ma saremmo anche felici di fare i martiri». E a un ascoltatore disperato ha intimato: «Non vogliamo arrenderci, dobbiamo resistere». Saraa è ovviamente uno dei mezzi impiegati da Hamas per mantenere il controllo di Gaza e accrescere il suo potere anche in Cisgiordania. In questo caso, naturalmente, in modo felpato. Non altrettanto soffice è invece apparso il cartone animato mostrato ieri dalla stessa emittente. Nel filmato, un Leone Simba palestinese simboleggiato come un leader del movimento estremista, caccia il perfido topo "Fatah", le cui sembianze somigliano fortemente a quelle dell´ex uomo forte di Gaza: l´oggi esule Mohammed Dahlan.