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Giorgia Greco
Libri & Recensioni
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Shifra Horn “Una storia d’amore” 13/09/2007

Gatti “Una storia d’amore”                  Shifra Horn

 

Traduzione                                      Elisa Carandina

 

Fazi                                                    Euro 12,50

 

 

 

Paragonata a Garcia Marquez e Isabel Allende per il suo stile realistico e suggestivo, Shifra Horn scrittrice israeliana nata a Tel Aviv è conosciuta in Italia per i romanzi appartenenti al realismo magico, ricchi di folclore da fiaba (Quattro madri - La più bella fra le donne) e per lo straordinario romanzo “Inno alla gioia” con il quale affronta la tragedia del terrorismo, tutti editi da Fazi.

 

La sua ultima prova narrativa è davvero insolita: come recita il sottotitolo è una storia d’amore, il racconto di una passione invincibile.

 

L’amore sconfinato che Shifra Horn rivolge ai gatti, protagonisti indiscussi di questi spassosissimi racconti, è ricambiato dai suoi amici felini con teneri mugolii di piacere e strusciamenti affettuosi a dimostrazione della riconoscenza per le attenzioni di cui vengono colmati quotidianamente.

 

Con uno stile brillante e una prosa che regala esplosioni di comicità esilarante, l’autrice ci presenta fin dalle prime pagine i protagonisti del libro: Zizi: una gatta di strada sveglia che negli anni ha generato decine di cuccioli; Neko-chan, una gatta giapponese trovata in un vicolo della città vecchia di Tokyo e che non ha potuto portare in Israele “dato che non gradiva viaggiare nella cesta”; Sheeshee, il vero protagonista del libro, un gatto di razza himalayana adottato in Giappone “tranquillo e amante degli uomini è solito mettersi sulle ginocchia degli ospiti, soprattutto di quelli che hanno paura dei gatti”; Sabina “una gatta persiana color biondo platino, il solo e unico amore di Sheeshee”; Levana e Sherora rispettivamente la figlia bianca e nera di Sheeshee e Sabina. Se la prima ama “stendersi sulla lavatrice mentre è in funzione e guardare i documentari”, Sherora “è stata insignita del titolo di madre dell’anno per aver adottato i cuccioli abbandonati dell’inetta sorella Levana”.

 

Shifra Horn racconta i tanti aspetti che caratterizzano la secolare convivenza fra uomo e gatto introducendoci nell’intimità della sua casa, prima in Giappone poi a Gerusalemme nel quartiere di Ghilo, e divertendoci con i numerosi aneddoti delle birichinate di Sheeshe: le tende tagliate dalle sue affilatissime unghie, i cuscini giapponesi di seta ricamata trasformati nel suo gabinetto privato, la sua passione per le calzature che lo portò un giorno a liberarsi la vescica nelle scarpe ( i giapponesi hanno l’abitudine di togliersele all’entrata) del Presidente giapponese della Camera di Commercio “un guaio che avrebbe potuto causare un incidente diplomatico tale da compromettere i rapporti economici tra Israele e il Giappone”.

 

Ed il quadro non sarebbe completo senza la presenza di pappagalli chiassosi, cani altezzosi, formiche e topi invadenti che fanno da sfondo a questi racconti stravaganti rendendo merito alle capacità dei gatti di cogliere gli stati d’animo delle persone e gli umori di ogni essere vivente.

 

Gatti è un libro divertente e suggestivo ma è soprattutto la testimonianza di un amore senza confini e di una devozione incondizionata.

 

“Il mio scopo è far avvicinare il lettore alle qualità straordinarie dei gatti in generale, e potrò dire di averlo raggiunto se riuscirò a contagiare anche solo una persona col mio amore per loro”.

 

Con me ci è riuscita!

 

Giorgia Greco

 


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