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La grottesca informazione manipolata contro Israele. Una risata amara la sommergerà 13/05/2007

La disinformazione, o l’”informazione manipolata su Israele da parte di certi mezzi di comunicazione, stampa e televisione, ha raggiunto livelli tragicomici. L’esercito o il governo di Tel Aviv, anziché di Gerusalemme per rimanere politicamente corretti, è ormai un fenomeno ridicolo quanto abituale. Solo per rimanere al recente, l’attacco di un membro del gruppo terrorista di Liberazione della Galilea, che ha rivendicato il fatto, nella Cittadella di Gerusalemme è stato praticamente giustificato perché era diretto ad una Yeshiva, collegio rabbinico, definito ortodosso “ultranazionalista”. Il ridicolo si tocca con l’ignoranza di chi paragona una Yeshiva ad un gruppo politico. Lo studio dei Libri sacri e dei suoi legami con la Terra di Israele, è puramente religioso. Che c’entra l’ultranazionalismo? Gli studenti delle Yeshivot sono esenti dal servizio militare. La loro vita inizia e termina con lo studio dei Libri sacri e nell’applicazione della Legge. Ma la Legge si deve uniformare alle leggi vigenti in Israele. I gruppi ultranazionalisti sono forse 2, di cui uno fuorilegge (di Meir Kahane),  e nulla hanno a che vedere con le Yeshivot. Se proprio vogliamo fare un paragone è come se si considerassero ultranazionalisti i seminari cristiani. Ovviamente, in un contesto in cui la religione cristiana fosse sotto minaccia sia di espressione che di territorialità. Se il Vaticano e le proprietà delle chiese cristiane fossero sotto attacco terroristico e mediatico-politico. Il tragico è dimostrato dall’irresponsabilità di certi media, quando si prestano ad esaltare concetti che falsano del tutto la realtà e l’etica. 1) c’è stato un tentato attentato contro una yeshiva. Il terrorista era riuscito ad impossessarsi della pistola di una guardia di sicurezza della yeshiva e gli aveva sparato contro. Anche se avesse avuto qualsiasi motivo a giustificazione – e non l’aveva – rimane il fatto che si trattava di un terrorista in piena azione criminale. Ed è questo che conta. Non la relativizzazione motivale. Ieri, degli hakers hanno “colpito” alcuni siti delle Nazioni Unite. Scoop sensazionale! Sensazionale di che??!! Si sono serviti della password che gentilmente è stata loro fornita da compiacenti amici all’interno delle Nazioni Unite. Vergogna ai giornalisti che si prestano a queste propagande. A noi, persone responsabili e civili, non resta che ridere amaramente.

 

Danielle Sussmann


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