Parlare o no con Hamas ? Fassino non vede la contraddizione
Testata: Il Foglio Data: 09 agosto 2007 Pagina: 4 Autore: Piero Fassino Titolo: «“Non vedo contraddizione”, Fassino spiega la sua linea su Hamas e Abu Mazen»
Il FOGLIO del 9 agosto 2007 pubblica la seguente lettera del segretario dei DS Piero Fassino:
Al direttore - Sul Corriere della Sera di qualche settimana fa ho scritto “la questione non è di negoziati diretti Israele-Hamas, ma come ricostruire intorno ad Abu Mazen una unità nazionale” per dare al Presidente palestinese la massima rappresentatività nel processo di pace. Francamente non vedo contraddizione con ciò che ho sostenuto nel corso del mio viaggio a Gerusalemme: e cioè che il sostegno ad Abu Mazen è la chiave decisiva per cogliere le nuove opportunità che si aprono al processo di pace. Quanto più, infatti, Abu Mazen sarà sostenuto e forte tanto più sarà un interlocutore credibile per Israele e, nel campo palestinese, tutti dovranno fare i conti con lui. Anche Hamas che se vorrà uscire dall’isolamento in cui si è cacciata con il golpe di Gaza dovrà riconoscere l’autorità di Abu Mazen, accettare anche a Gaza l’autorità del governo Fayyad, riconoscere – come previsto dagli accordi di La Mecca – tutti gli accordi sottoscritti tra OLP e Israele. Grato per la pubblicazione. Piero Fassino, segretario dei Ds
Hamas non riconosce l'autorità del governo Fayyad né a Gaza né in Cisgiordania e soprattutto non riconosce, né ha mai riconosciuto, Israele o gli accordi con esso. Alla Mecca si era soltanto impegnata a rispettarli, temporaneamente. Inoltre, l'accordo della Mecca è fallito. Invocarlo come orizzonte di un possibile dialogo con Hamas non ha semplicemente senso. Se non quello di permettere l'equilibrismo di una lettera come quella riportata, che nega l'esistenza di una contraddizione evidente.
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