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Il Foglio Rassegna Stampa
08.08.2007 Svolta o opportunismo ?
interpretare le parole di Fassino su Hamas

Testata: Il Foglio
Data: 08 agosto 2007
Pagina: 3
Autore: la redazione
Titolo: «Fassino prima e dopo»
Dal FOGLIO dell'8 agosto 2007:

Piero Fassino da Gerusalemme dice un sacco di cose giuste. Che la rottura con Hamas ha rafforzato il presidente dell’Anp, Abu Mazen, e che questo riapre le prospettive di un’intesa con Israele, che proprio per questo sarebbe da irresponsabili scavalcare l’Olp per trattare direttamente con Hamas, che si è messa fuori gioco con la sua ribellione militare riuscita a Gaza ma fallita in Cisgiordania.
Il Fassino di Gerusalemme ha ragione da vendere, perché dice l’esatto contrario del Fassino di Roma, che solo la settimana scorsa, probabilmente per cercare di giustificare un’infelicissima uscita del ministro degli Esteri Massimo D’Alema in appoggio di Hamas, aveva teorizzato che la pace non si può fare senza coinvolgere la frazione estremista e filoterrorista che aveva “vinto le elezioni”. Il tono del Fassino odierno, per la verità, pare assai più sincero e convinto di quello arruffato e specioso della settimana scorsa, il che può far arguire che quella di oggi e non quella di allora sia la sua reale opinione. Tutto bene, dunque? Sì, con una postilla non del tutto irrilevante: un leader politico credibile, quando cambia posizione, come ha tutto il diritto di fare, dovrebbe magari spiegare perché ne aveva adottata una sbagliata in precedenza. Se usa lo stesso tono apodittico per dire che non bisogna isolare Hamas dal processo di pace e poi per spiegare che invece il coinvolgimento di Hamas sarebbe del tutto incompatibile con questo stesso processo, come peraltro dice anche più esplicitamente il presidente palestinese, perde di attendibilità. Non sono richiesti i riti dell’autocritica che appartengono a un’altra stagione, ma la spiegazione, che richiede ovviamente la preliminare ammissione, di una svolta. In assenza di argomenti convincenti, è ragionevole sospettare che le posizioni politiche dipendano più dall’ambiente e dalle convenienze che dalle convinzioni, e che quindi non siano affidabili neppure quando, come in questo caso, sono assolutamente giuste.

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